Don Giovanni Tondo

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da: Don Arcangelo Martina, 16 gennaio 2002 * "SS.Rosario"

 

RICORDO NEL 2° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI
DON GIOVANNI TONDO
Qualcosa per non dimenticare una persona così cara e amata


Nato il 12 dicembre 1926, morto il 22 gennaio A.D. Iubilaeum 2000 a 73 anni. Ordinato presbitero il 17 luglio 1955, muore a 44 anni di sacerdozio.

Specialmente gli ultimi 7 anni un calvario di sofferenze a causa delle aggravate condizioni di salute.

Posto alla guida di questa Parrocchia del SS. Rosario nel 1956, sorta da appena 10 anni (1 gennaio 1946), e dove sarà parroco per 37 anni sino al 4 novembre 1993, spenderà le sue migliori energie per edificare gli abitanti parrocchiani da "massa" a "famiglia parrocchiale".

Per più di 30 anni, senza mai arrendersi, si adopererà per sensibilizzare, convincere e rendere partecipi i fedeli e la Chiesa diocesana sull'urgenza e l'utilità pastorale di un nuovo complesso parrocchiale, ben collocato nel cuore del territorio parrocchiale e adeguato alla Comunità e ai tempi; il cui progetto giungerà a vedere appena avviato tra tanti problemi e preoccupazioni.

Fortemente attento ai sofferenti, ai disabili, essendo egli stesso di salute cagionevole. Molte energie profuse per le vocazioni religiose e sacerdotali, e i risultati sono visibili notando le suore e i sacerdoti che, da lui incoraggiati, ora nel vivo della consacrazione tanto bene operano nella Chiesa e nella società. Su questa scia istituirà un nutrito gruppo di chierichetti che seguirà con molto amore e zelo. Sensibile, profondamente convinto e infaticabile nel veicolare la fede per le vie della cultura, dell'impegno sociale e politico e dei mezzi della comunicazione di massa.

Notevole il contributo pastorale, civile, storico-culturale in questo paese salentino mediante il bollettino parrocchiale "La mia famiglia parrocchiale" e alcune importanti pubblicazioni di libri, alcuni dei quali scritti da lui, come per esempio : "Lithrattu ti Eie"; "A tu per tu con i Testimoni di Geova"; "Corona di stelle"...

Diverse generazioni di giovani hanno ricevuto un contributo determinante nella loro formazione per il suo servizio educativo e pastorale. Ora sono gli adulti che reggono istituzioni, associazioni, attività parrocchiali.

"La mia vita - ha dichiarato più di qualche volta - è doppiamente dono di Dio: non dimentico mai quando, da ragazzo in tempo di guerra rientrando in Seminario, avendo perso il pullman, accettai, con i seminaristi che erano con me, un passaggio da un camion di militari americani, ma a causa della loro frettolosa ripartenza rimasi appeso alla sponda; mi salvai grazie al padre di uno dei miei compagni che era sopra al mezzo in corsa, seguito, per altro, con altrettanta furia da un altro camion militare".

"Mi sono sempre affidato alla Mamma del cielo, la Vergine Maria, per essere un presbitero trasformato in Cristo. Credo di essere stato esaudito".

In un giorno lieto e triste insieme, martedì 22 gennaio 2002 ore 17:45, celebrando la S. Messa in suo ricordo e suffragio, la comunità parrocchiale e civile, in spirito di gratitudine, guarda agli insegnamenti di tutta questa esistenza umana, cristiana e ministeriale dell'amato Don Giovanni Tondo, andando oltre i limiti, le fragilità e gli errori propri della condizione umana e storica, ed eleva al Signore, insieme all'Arcivescovo, di vero cuore con profonda fede l'invocazione perché‚ il Padre misericordioso lo ammetta all'eterna liturgia celeste.

 Veglie, gennaio 2002

 Don Michele Arcangelo Martina
Parroco SS. Rosario - Veglie)