SEDUTA CONSILIARE DEL 12 AGOSTO 2005
dal Consigliere di opposizione Antonio Greso

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La presente informazione politica appartiene al prof. Antonio Greco. Veglieonline, di propria iniziativa, ha deciso di pubblicare un sunto di tale informazione, inviata in forma privata, pur essendo ben consci che si tratta di una veduta che può essere di parte, in ogni caso è una informazione verso i cittadini. Se l'eventuale controparte ritiene che le seguenti informazioni siano scorrette, saremo ben lieti di pubblicare anche il proprio commento. La presente informazione ed i relativi documenti sono anche presenti sul sito: www.antoniogreco.org


Seduta consiliare del 12 agosto 2005.
Consiglieri n. 21. Tutti presenti.

La seduta si apre alle ore 18 ed è chiusa alle ore 0,30 del 13 agosto per una durata complessiva di ore 6,30.

Sono intervenuti: sette su sette consiglieri di minoranza; due assessori su sette e due consiglieri di maggioranza su cinque (non assessori). Interventi formali di Presidente del Consiglio e Sindaco.

La seduta è aperta con la richiesta dei consiglieri di minoranza di anticipare il tredicesimo punto all’ordine del giorno (comunicazione del Sindaco del nuovo decreto sindacale di nomina della Giunta in risposta alle ordinanze del Tar di Lecce n. 680/05 e 683/05 con le quali era stata sospesa la Giunta nominata ad aprile) al primo punto, per un motivo di legittimità dell’intera seduta consiliare. La proposta è respinta con 7 voti a favore e 14 contrari.

1) Lettura ed approvazione verbali sedute consiliari del 9.06.2005 e del 28.06.2005.

Il gruppo di minoranza chiede che non siano dati per letti i verbali di 12 deliberazioni delle due sedute precedenti. Motivo: ancora una volta la disponibilità degli atti per la consultazione da parte dei consiglieri non era avvenuta nel rispetto del regolamento.

Per leggere 12 deliberazioni ci sarebbero volute ore. La maggioranza, per superare la richiesta legittima dell’intera opposizione, è costretta ad ammettere di aver sbagliato e assume l’impegno, con dichiarazione a verbale del Presidente, di rispettare il regolamento nella convocazione delle prossime sedute consiliari.

A che cosa bisogna ricorrere per il rispetto delle regole!

2) Interpellanza di sette consiglieri di minoranza sulle deleghe a consiglieri non assessori.
La risposta del sindaco non soddisfa.

3) Interrogazione del consigliere Greco sul conferimento dell’incarico per consulente esterno al Direttore Generale della Provincia.
La paginetta letta dal Sindaco ha confermato che chi voleva inquinare le acque con nuovi riferimenti legislativi per giustificare una nomina che non si giustifica né amministrativamente né tanto meno politicamente, era proprio il Sindaco Fai con la risposta data all’interpellanza di giugno, sullo stesso argomento, di Greco.

La risposta del Sindaco e la risposta, molto interessante, del Difensore Civico della Provincia, on. Giacinto Urso, unitamente al rendiconto di un incontro con lo stesso Difensore Civico sull’argomento della nomina del Direttore Generale della Provincia di Lecce a Consulente del Sindaco di Veglie, saranno rese pubbliche perché i lettori valutino, con più documentazione, la vicenda.

4) Interpellanza del consigliere Greco in merito ad espropri di suoli privati, con modalità di ritenuta fiscale diversa, per la realizzazione di opere pubbliche.
L’interpellante si riserva di valutare la risposta con riferimento alla circolare del Ministero delle Finanze richiamata nella risposta.

5) Mozione presentata dai tre capigruppo della minoranza (Aprile, Armonico e Paladini) per chiarire la strana direttiva del Sindaco (del 12 luglio 2005) con la quale “nelle more dell’adozione del regolamento speciale di Polizia Municipale” conferisce i gradi ai dipendenti della Polizia Municipale.
Il Sindaco, nel corso di un dibattito molto stringente, ha dichiarato, nonostante il testo della direttiva affermasse solennemente il conferimento dei gradi e fosse a sua firma, di non aver concesso i gradi simbolici ma di aver solo dato una direttiva al Comandante dei Vigili per predisporre il regolamento del corpo di Polizia Municipale.

Per i vigili, il danno di aver comprato il materiale per i gradi e la beffa di essere stati accusati di non saper leggere da un politico superficiale e improvvisatore.

La mozione, che comunque aveva raggiunto l’obiettivo di far chiarezza, è stata votata e respinta dalla maggioranza.

6) Esercizio finanziario 2004. Approvazione rendiconto della gestione.
E’ il punto più importante della seduta.

Il 2004 è stato chiuso con un avanzo di amministrazione di € 295.512,00.

Sono state accertate per il 2004 somme per evasione Ici pari a € 601.137,67, ma la somma ancora da riscuotere è pari a € 415.137,67. Tenuto conto di molti errori nell’accertamento e del fatto che la somma ancora da riscuotere è notevolissima, l’avanzo di amministrazione è da considerare solo virtuale.

La pressione tributaria è passata da € 108,00 di prelievo tributario medio pro-capite del 2000 a € 173,28 del 2004.

L’analisi dei servizi rileva che nel 2004 per il settore sociale si è speso solo il 4,84% dell’intero bilancio.

Dall’analisi delle spese in conto capitale (opere pubbliche) si rileva che vi è stato uno scostamento in meno del 79,97% fra le previsioni definitive e le somme impegnate.

La votazione del bilancio consuntivo 2004 ha dato risultati politici rilevanti:

13 voti a favore (la maggioranza meno uno);

5 voti di astensione (quattro del gruppo di minoranza “Prima di tutto i cittadini”+ S. Capoccia)

3 voti contrari (gruppo di minoranza “Città Unita”)

Da rilevare:

- dopo appena tre mesi di vita amministrativa la maggioranza si ritrova con un consigliere in meno;

- il Sindaco Fai, nel marzo 2004 aveva votato contro il Bilancio di previsione della Giunta Carlà, nel settembre 2004 aveva votato contro in sede di ricognizione degli equilibri di bilancio 2004 e nel novembre 2004 aveva contribuito, con le sue dimissioni, a mandare a casa la amministrazione Carlà, con il suo voto a favore del consuntivo 2004....

7) Completamento funzionale delle reti interne dei reflui urbani – Variante al PRG vigente.
Il progetto per il recapito finale della fogna bianca (ubicato alle spalle della Masseria Troali) è stato approvato definitivamente e all’unanimità.

8) Progetto definitivo per la viabilità di servizio lungo la circonvallazione di Veglie. Tratto Leverano-Carmiano.
L’approvazione definitiva di questo progetto è stata contestata dalla opposizione perché, in sede di esame nella seconda commissione consiliare tenutasi agli inizi di giugno, presente anche l’assessore ai Lavori Pubblici, il progetto era stato approvato all’unanimità a condizione che la Provincia realizzasse un rondò per la messa in sicurezza del tratto iniziale. Di questo emendamento, dopo appena due mesi, non vi è traccia nella delibera. Come emerso dal dibattito, l’assessore ai Lavori Pubblici ha cambiato idea. L’inserimento del rondò nel progetto non è più necessario e nella delibera di approvazione definitiva l’emendamento non è stato inserito - è stato detto - per dimenticanza. Dal dibattito è emerso, con enormi contraddizioni, che non è stato inserito perché la Provincia non ha i soldi per finanziare l’aggiunta di un rondò.

Dopo ore di dibattito (se si tiene conto anche di quello tenutosi nel consiglio di giugno) non emerge con chiarezza quali sono gli obiettivi “veri”, oltre alle complanari che tutti vogliamo, che l’assessore ai lavori pubblici da una parte e la maggioranza dall’altra vogliono raggiungere con questo progetto di cui non si conosce il preliminare e di quanti lotti è formato.

La richiesta di un rinvio è stata respinta con 8 voti (7+1) a favore e 13 contrari.

La delibera è stata approvata in modo definitivo con soli 13 voti (non da tutta la maggioranza) a favore e 8 contrari.

9) Obiettivi e criteri di impostazione per la individuazione di nuove aree per P.I.P. (Piano per Insediamenti Produttivi).
Punto all’ordine del giorno molto delicato.

Per la fretta, ma anche per superficialità, l’argomento è stato affrontato senza il rispetto di ciò che una Delibera di Giunta Regionale prescrive circa gli adempimenti indispensabili prima dell’approvazione del documento contenente i criteri e gli obiettivi per l’individuazione delle nuove aree PIP.

Nonostante alcune evidenti illegittimità fatte notare in sede di discussione, la maggioranza ha voluto mostrare i muscoli e la forza dei numeri. E’ stata fatta la proposta, dalla minoranza, di trasformare la delibera in semplice atto di indirizzo, ma è stata respinta senza alcun motivo.

Rammarica il dover dire che, ancora una volta, su quest’argomento, si stia perdendo tempo: gli errori procedurali commessi comporteranno la necessità di ricominciare da capo tutto l’iter amministrativo.

10) Richiesta di riconoscimento del titolo di “città” al Comune di Veglie.
Per la incompletezza della relazione allegata alla proposta di delibera, la maggioranza, messa alle strette, ha ritirato l’argomento.

11) Ritiro dei due consiglieri comunali dalla Commissione Urbanistica Comunale votati a giugno.
Dopo appena due mesi dalla delibera di nomina della CUC, la maggioranza cambia idea e decide di eliminare dalla CUC la componente politica. La minoranza si oppone a questa scelta e in alternativa propone la soppressione della CUC. Si giunge a un compromesso votato all’unanimità: i due consiglieri (uno di maggioranza e uno di minoranza) componenti della CUC rimangono nella commissione con tutti i diritti degli altri componenti, ad esclusione del diritto di voto.

12) Elezione Consigliere di minoranza nel Consiglio dell’Union 3.
La maggioranza non accetta la proposta di mediazione della minoranza sulle modalità di votazione (votare come hanno votato gli altri quattro Comuni dell’Union 3).

L’opposizione abbandona l’aula, per protesta.

Sull’argomento e su altri problemi di legittimità l’opposizione ha chiesto un incontro al Prefetto.

La seduta, che dal numero dei punti all’ordine del giorno appare rilevante, è del tutto deludente dal punto di vista della maggioranza. Sei delibere sono tecniche e di esse quattro sono state proposte dall’opposizione. Due deliberazioni sono state ritirate. Due sono state votate all’unanimità. Su due deliberazione la maggioranza è risultata divisa. Solo su una, per giunta illegittima e inutile (le aree PIP), la maggioranza ha votato compatta.

Chi (molto pochi, in verità) ha assistito al lungo consiglio ha potuto vedere una maggioranza svogliata e a tratti dormiente. Succube di decisioni dirigenziali e senza alcuna autonomia politica e amministrativa.

Antonio Greco

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