IGNARI ASSASSINI
GIRANO LIBERAMENTE NEL NOSTRO PAESE

Veglieonline  *  13 settembre 2006 *  Torna indietro - Puoi premere ALT+I e INVIO  Chiudi la pagina web - Puoi premere ALT+X e INVIO (articoli)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità


IGNARI ASSASSINI  GIRANO LIBERAMENTE NEL NOSTRO PAESE.    ECCO ALCUNE FOTO DEL NOSTRO AMBIENTE CON AMIANTO

Colui che ha scaricato, a qualche chilometro da Veglie, i rifiuti qui fotografati meriterebbe molta comprensione se col suo gesto inconsapevole causa la morte di qualcuno? 

E' una verità indiscutibile ed è soltanto deleterio ficcare la testa sotto terra e far finta di niente.

 Degli assassini, non vedo come definirli in modo più eufemistico, girano
 liberamente per le strade del nostro paese, ignari (non so quanto) sconosciuti
 a tutti noi (non penso a tutti) hanno l'incoscienza di scaricare AMIANTO
 lungo le strade  di campagna del nostro paese.

 Non si tratta di un singolo episodio, tale comportamento è ripetuto quasi come un'abitudine radicata da chissà quale malsano condizionamento culturale.
La disseminazione di eternit nel nostro territorio e l'inquinamento dell'aria con fibre di amianto è una realtà che non possiamo nascondere, in quanto nel giro di alcuni lustri più di qualcuno dovrà  morire a causa di un tumore del polmone.
Eppure questo si potrebbe evitare solo se impedissimo che questi ignari o irresponsabili assassini scaricassero i loro rifiuti di amianto con una noncuranza da far paura, lungo le strade di campagna.

Forse non sappiamo che le vecchie canne fumarie, le vecchie vasche d'acqua, i vecchi tubi di scarico delle acque piovane o dei bagni, le famose "terlittte" sono tutti realizzati con cemento e AMIANTO.
Quando questi manufatti vengono spezzati e abbandonati è certo che fibre microscopiche di AMIANTO si disperdono nell'aria. Quando le fibre di amianto disperse nell'aria entrano nei polmoni insieme all'aria, queste vengono intrappolate negli alveoli dove poi daranno origine, nel giro di una manciata di anni ad un tumore delle pleure detto mesotelioma.

In Italia, nel 2000, ci sono stati 21 morti per mesotelioma ogni milione di abitanti. In modo proporzionale risulta che a Veglie, ogni tre anni ci sarà un morto a causa dell'amianto.

Individuato il problema, viene spontanea la domanda:
"che cosa dobbiamo fare?" Non voglio nel modo più assoluto scaricare la responsabilità sul sindaco o sugli assessori di competenza, della salute o dell'ambiente; e non voglio neanche sminuire la responsabilità di chi, di nascosto, scarica l'eternit sul primo ciglio stradale che incontra.

Io penso che siamo parimenti coinvolti tutti i vegliesi: l'Amministrazione comunale ha dei compiti che non possono essere delegati ad altri, ma noi, cittadini, abbiamo delle responsabilità di fronte alle quali non possiamo tiraci indietro. L'AMBIENTE, sano o malato che sia, è nostro e in esso ci viviamo tutti.
Occorre mettere in piedi un progetto alla cui realizzazione dobbiamo partecipare tutti. Posso pensare  che il primo passo tocchi all'Amministrazione comunale la quale si impegna a coinvolgere la comunità cittadina, poi il resto verrà da sé.

La redazione di Veglieonline
Nicola Gennachi
Claudio Penna