CRONACA SPICCIOLA DI UN GIORNO

Essegi *  5 settembre 2006 *  Torna indietro - Puoi premere ALT+I e INVIO  Chiudi la pagina web - Puoi premere ALT+X e INVIO (articoli)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità


Cronaca spicciola di un giorno

Un giorno qualunque. Prendi il giornale, lo sfogli senza impegnarti più di tanto, perché le notizie sono sempre le stesse. Poi l’occhio si ferma su alcuni titoli e trovi le sorprese del giorno. Ho raccolto queste, brevemente.

1.- Era successo il 12 febbraio scorso. Una partita di calcio nello stadio di Ibrox in Scozia. Di fronte, due squadre che sono una bandiera da sempre: l’una dei cattolici e l’altra dei protestanti. Artur Boruc è il portiere del Celtic Glasgow. A lui, polacco, viene naturale cominciare la partita con un segno di croce. Lo fanno in tanti. Ma qual giorno ha di fronte i Rangers, protestanti da sempre, e quel gesto viene interpretato come una provocazione. Una indagine della polizia durata sei mesi e alla fine ecco la sentenza: “Ammonito giudiziariamente per aver provocato la folla con il segno della croce”. La Chiesa cattolica interviene: “E’ allarmante condannare qualcuno per un segno della croce, un gesto internazionalmente accettato come un atto di devozione religiosa”.
Ti scappa la voglia di parlare di ecumenismo.

2.- Siamo in Germania, nel land dello Schleswig-Holstein. Frutto di un brutto compromesso, è spuntata una nuova legge che ha fatto incavolare un sacco di gente: a scuola non si può andare né col velo musulmano, né col crocifisso cristiano di qualunque tipo, anche quello delle catenine che si portano al collo.
Reazione: “una rottura con la nostra storia”; “in nome dei diritti di una minoranza, viene gettata via la tradizione della maggioranza”; “mettere sullo stesso piano la croce e il velo è insensato”.
La Bild-Zeitung, il maggior quotidiano tedesco, scrive: “Il nostro Paese ha 1300 anni di tradizione cristiana, la nostra vita, la nostra Costituzione e la nostra democrazia sono profondamente ancorate a questi valori, sette tedeschi su dieci credono al Dio dei cristiani e ai suoi comandamenti. Lo Schleswig-Holstein è ancora uno Stato tedesco. Perché dunque questo doppio divieto?”.
E l’interrogativo è anche il mio.

3.- Una notizia che sembrava una bomba. Avrebbe risolto tutti i problemi etici collegati alla ricerca sulle cellule staminali e dato il via libera alla scienza. La notizia, apparsa il 24 agosto, era questa: un gruppo di scienziati americani aveva scoperto un modo per ottenere cellule staminali senza distruggere gli embrioni. Ma passano solo tre giorni è la notizia è ritoccata: la scoperta è falsa o almeno esagerata. E a fare brutta figura è la conosciutissima rivista Nature, accusata di leggerezza. Il capo del gruppo di ricercatori ha dovuto riconoscere che “gli embrioni non sono rimasti intatti”.
Ma quante ce ne danno da bere!

4.- Notizia data in tre righe o ignorata dai più: dopo dieci anni di prigione, l’altro giorno è stato scarcerato in Cina il vescovo cattolico An Shuxin di 57 anni. Si sa che in galera ci sono altri sei vescovi, ma si finge di ignorarlo: gli affari sono affari e la Cina è un grande mercato.

5.- Marcia della pace ad Assisi. Quest’anno gli assenti erano tanti. Ma c’erano i rappresentati di Hezbollah, che della “guerra santa” ha fatto la sua ideologia e la sua unica attività. Marcia della pace, allora, o marcia per la guerra?
A qualcuno è venuta l’idea di comporre un nuovo cantico di San Francesco: “Laudato si’, mi Signore, per frate missile e sorella bomba…”.
Proprio non c’è più religione.

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