A PROPOSITO DI RISPETTO DELLA "PRIVACY"
Redazione Veglieonline.it * 19 marzo 2006 * __Chiudimi_|x|__
Abbiamo
appena accennato, nell’articolo sulla nomina
degli scrutatori,
alla esistenza
di una legge che garantisce
il diritto
alla
protezione dei dati personali
che riguardano
ogni cittadino, (art. 1 legge
196/2003). La stessa legge garantisce che il
trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e
delle libertà
fondamentali, nonché della dignità
dell’interessato.
Del
successivo art. 4 riportiamo alcune definizioni:
-"dato personale",
qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica,
ente od
associazione…..
- "dati sensibili",
i dati personali
idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni
religiose,
filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione
a
partiti, sindacati,
associazioni od organizzazioni a carattere religioso,
filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali
idonei a rivelare lo
stato di salute e la vita sessuale.
Per
la gestione e il
trattamento dei dati compresi nelle categorie precedenti bisogna che
venga dato
un consenso specifico da parte dell’interessato. In altre
parole, se io voglio
aprire un conto corrente presso una banca, o voglio chiedere
l’allacciamento
idrico, elettrico, telefonico ecc, tra i diversi fogli sui quali io
appongo la
mia firma, ce n’è uno con il quale io autorizzo
l’ente ad utilizzare i miei
dati anagrafici solo per i loro fini istituzionali, e di non cedere a
nessuno i
miei dati personali.
La
banca, o l’ente che gestisce il servizio elettrico o di
telefonia, si impegna inoltre, a proteggere i miei dati in modo tale
che non
capitino nelle mani di chicchessia.
Per
quanto riguarda i dati sensibili, poi, la stessa legge prevede
norme e accorgimenti ancora più restrittivi,
affinché non avvenga una loro
diffusione o sottrazione.
Questo,
brevissimamente, è quanto previsto dalla legge sulla
privacy.
Ora,
alla luce delle modalità usate per la nomina degli
scrutatori, a noi sembra poco dignitoso che ogni componete la
commissione
elettorale, di cui è certa e pubblica
l’appartenenza politica, fornisca il
proprio elenco di scrutatori, scelti in virtù di
chissà quale personale metodo.
E’
lecito quanto fatto, discutibile sul piano della dignità e
del
rispetto della persona, previsto della legge sulla privacy.
Un
coinvolgimento del garante della privacy non sarebbe una idea
malsana e, comunque, il parere di qualcuno più addentro
nella giurisprudenza
farebbe certamente bene.
Pensiamo
che la nostra convinzione sia manifesta,
vista la critica fatta alle modalità
con cui è stata applicata la legge sulla nomina degli
scrutatori.
Siamo
convinti che
uno
sforzo, per
rispetto dei quei giovani
che andranno a costituire i seggi elettorali, andava fatto, se non
altro per
dare testimonianza ai giovani del rispetto di valori come la
dignità della
persona e
il rispetto delle
libertà.
Qualche bel discorso in meno e qualche testimonianza in più.
La
redazione