STELLE... PERSONALI E PAESANE
C. Penna * 12 dicembre 2006 * (articoli)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità
E' doveroso, da parte mia,
rettificare il mio intervento dopo i chiarimenti pervenuti (e integralmente
pubblicati) da parte dell'assessore Marcello Vadacca (mi consenta, lasci stare i
giornalisti americani... ne abbiamo di ottimi anche italiani! e poi, non sarebbe
stato più semplice dire Mark Twain?).
Premetto che mi scuso con il proprietario - da settembre - della pasticceria
Mille Foglie e gli auguro sempre ottimi affari!
Da sempre la vita degli uomini è stata collegata alle stelle. Siamo sempre stati affascinati da questi astri luminosi e lontani.
I Babilonesi, diversi millenni prima di Cristo, hanno pensato che il nostro "destino" fosse leggibile nelle stelle; sono stati i precursori degli attuali astrologi. Millenni fa, gli astrologi erano forse scusabili... ma oggi!!!
Il Natale è collegato alle stelle. C'era una stella che guidava il cammino dei magi verso Betlemme; ancora oggi nei nostri presepi e nei nostri alberi di Natale, difficilmente manca la stella cometa, in ricordo di quella stella famosa.
I nostri alunni, nelle scuole
primarie (le ex elementari) ricevono delle stelline, come segno di maggior
impegno: Bravissimo e tre stelline, ecc...
I graduati dell'esercito esibiscono le loro belle stelline..
Insomma, non mancano di certo le stelle nella nostra vita quotidiana.
Anche nella nostra Veglie, non
mancano le stelline, soprattutto in questo periodo.
Nel 2002, il nostro bravo concittadino Flavio Vetrano, ha pubblicato "IL PORTALE
DELLA CHIESA MADRE DI VEGLIE", un bellissimo studio su quelle splendido portale
della nostra Chiesa Madre. Purtroppo, dopo la pubblicazione di quello studio,
non è cambiato molto: lo stato in cui verteva anni fa è lo stesso di oggi; anzi
possiamo dire che sta scomparendo tutto quell'interessantissimo lavoro descritto
dal Vetrano.
A peggiorare però il tutto, c'è questa bella stellina, incurante dei personaggi che sono dietro, si staglia in piena lunetta. E' tale la sua importanza che può permettersi di oscurare tutti i personaggi presenti nella lunetta.
Ma un posto più idoneo non c'era proprio?!?
Eppure, la foto lo dimostra, c'è tanto di quello spazio vuoto accanto a quella lunetta!
Ma, a proposito di stelle natalizie... il nostro paese quest'anno non è stato addobbato moltissimo. Se le finanze non lo permettono, nessun problema.
Però quelle poche stelle grandi che abbiamo, sono state poste, a gruppetti, in via Roma dando una bella prospettiva.
Altre, singolarmente, sono state poste in punti strategici del paese:
*all'incrocio via Leverano, via Roma, via Dante: buona scelta!
* all'Osanna, come centro tra via Dante, via Veneto, via Madonna dei Greci: ottima scelta!
* sul frontone della chiesa di San Francesco: bella scelta!
*
in via Colelli di fronte all'abitazione Vadacca, al bar Vadacca, al distributore
di benzina Vadacca? ... come?!? Gli altri
ingressi del paese ne sono sguarniti (vedi entrata da via Carmiano, da via
Salice, da San Pancrazio, dalla strada di Mare, ecc...) e poi ne troviamo una
tutta sola e soletta tra l'abitazione, la benzina e il baretto della famiglia dell'assessore? Coincidenza?!?
Non buona
scelta!
A questo punto non posso neanche dire che forse mi sbagliavo, come nel
precedente articolo, non posso dire: "Ma forse... no, no, sto sbagliano
tutto: quella stella è sicuramente personale del nostro assessore..."
non lo posso dire perché lo stesso l'assessore, intanto, comunica che "non
ho mai richiesto ad alcuno né tanto meno provveduto personalmente
all’installazione di alcuna “…stella…”.
Quindi si è trovato casualmente una stella della pubblica illuminazione che gli
illumina il tutto.
Voi direte: ma come si fa ad attaccarsi a simili cose? Sono ben altri i problemi della nostra cittadina! Ad ognuno le sue conclusioni e considerazioni... o forse sarebbe meglio adottare il motto di Costanzo: nessuno può permettersi di giudicare nessuna cosa su nessuno! (quindi giudici e magistrati, cambiate lavoro!)?
Ricordo all'assessore che non sono
un giornalista, né un munus tutelare (anche per questo, comunque,
esistono termini italiani), ma un suo cittadino e, come tale, si aspetta quella
che appunto lui chiama dignità che viene offesa seriamente in modi molto diversi
e più sottili, anche e - spesso - soprattutto da coloro che esibiscono un
linguaggio forbito e sicuramente poco confidenziale.
Il cervello è sempre ben collegato, assessore, auguro che lo sia anche il suo,
non tanto per lei, ma per l'impegno che deve a tutta la comunità (impegno
non a tempo perso, come può essere il mio, ma a tempo pieno e ben pagato!).
Claudio Penna