A U T O C E R T I F I C A Z I O N I
Tutto il Decreto 445/2000 - Autocertificazione - Chi deve accettarla? - Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà - Come si fa l'autocertificazione e chi può farla? - Fax ed email - Autentica di copia - Legalizzazione di fotografie - Impedimento per ragioni di salute - Modello per autodichiarazione - ... E se non viene accettata da un pubblico dipendente? - Modello per dichiarazione sostitutive atto di notorietà
a cura di Claudio Penna - "Articoli Vari"
E' ormai dal 7 marzo 2000 che le pubbliche amministrazioni e i servizi pubblici non possono più richiedere ai cittadini i certificati in tutti quei casi in cui è possibile fare l'autocertificazione. Nonostante questo importante decreto del Presidente della Repubblica, ancora diversi uffici pubblici continuano a richiedere le certificazioni originali rilasciate dagli uffici comunali o altri uffici competenti.
La Legge n. 59 del 1997, nota come "Legge Bassanini" sulla semplificazione della pubblica amministrazione, (la stessa legge che ha modificato completamente anche il settore scolastico), adesso completa il suo cammino. Ora - PER LEGGE - è possibile l'autocertificazione e la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.
Il decreto alla base dell'autocertificazione è il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 Dicembre 2000, n. 445: «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa». I cittadini possono tranquillamente preparare a casa le proprie autocertificazioni; l'Amministrazione Comunale potrebbe preparare sul proprio sito ufficiale un form che permette ai cittadini di realizzare con due click la propria autocertificazione... è questione di appena dieci minuti di tempo (eventualmente Veglieonline.it è disponibile per una proficua collaborazione a favore dei cittadini!!!). Inoltre, la stessa Amministrazione Comunale potrebbe meglio diffondere queste notizie, non solo all'interno di qualche ufficio del Comune, ma anche attraverso una campagna più seria e sfruttando quel notiziario che ogni tanto pubblica con notizie che non interessano molto i cittadini (mi riferisco ad interviste e simili).
Le amministrazioni pubbliche non possono più richiedere ai cittadini i seguenti certificati:
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
La richiesta ai cittadini di questi certificati da parte delle amministrazioni e dei servizi pubblici costituisce violazione dei doveri d'ufficio; essi devono infatti accettare le autocertificazioni al posto dei certificati oppure possono acquisire direttamente i dati facendosi indicare dal cittadino interessato gli elementi necessari per trovarli.
CHI E' OBBLIGATO AD ACCETTARLE O CHI E' LIBERO DI ACCETTARLE?
Sono obbligati ad accettare le autodichiarazioni:
1. Le amministrazioni pubbliche
2. I servizi pubblici e le aziende che hanno in concessione servizi come trasporti, erogazione di energia, servizio postale, reti telefoniche, ecc.
3. Le aziende municipalizzate (Enel, Poste - ma non il servizio Bancoposta - Rai, Ferrovie dello Stato, Telecom, Autostrade, ecc...) sono tenute ad accettare l'autocertificazione dai loro utenti.
Per quanto riguarda i privati (Banche, Assicurazioni) possono accettare l'autocertificazione a loro discrezione; non hanno quindi l'obbligo di doverle accettare, ma solo la facoltà se lo desiderano.
ATTENZIONE: I tribunali non sono obbligati ad accettare l'autocertificazione.
Inoltre non possono essere sostituiti con l'autocertificazione i certificati medici.
Per il cittadino è sempre possibile chiedere il rilascio dei certificati originali; le amministrazioni, invece, non possono pretenderli.
L'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento (carta d'identità, passaporto, patente di guida, libretto di pensione, ecc..), a seconda dei dati che contiene, sostituisce i certificati di nascita, residenza, cittadinanza e stato civile.
DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DELL'ATTO DI NOTORIETA'
Niente più autentiche di firma su domande e dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà rivolte alle pubbliche amministrazioni.
Con le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà il cittadino può dichiarare tutte le condizioni, le qualità personali e i fatti a sua conoscenza che non sono già compresi nell'elenco dei certificati che le amministrazioni non possono più richiedere. Per esempio si può dichiarare di essere erede, proprietario o affittuario di un appartamento, il proprio stato di servizio, ecc.
Per presentare le domande e le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà alle amministrazioni e ai servizi pubblici è sufficiente firmarle davanti al dipendente che le riceve oppure presentarle o inviarle allegando la fotocopia di un documento di identità. L'autentica della firma è necessaria per le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà da presentare a privati (banche, assicurazioni) e per le domande di riscossione di benefici economici (pensione o contributi) da parte di altre persone.
COME SI FA L'AUTOCERTIFICAZIONE E CHI PUO' PRESENTARLA?
Per sostituire i certificati basta una semplice dichiarazione sostitutiva di certificazione firmata dall'interessato, senza autentica e senza bollo. Per agevolare i cittadini le amministrazioni devono mettere a disposizione i moduli delle dichiarazioni.
Chi può fare le dichiarazione sostitutive
i cittadini italiani
i cittadini dell'Unione Europea
i cittadini dei paesi extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno, limitatamente ai dati attestabili dalle pubbliche amministrazioni italiane.
Ovviamente l'autocertificazione, oltre ad uno snellimento delle pratiche burocratiche è anche un atto di fiducia che le amministrazioni danno ai cittadini. Fiducia che deve essere corrisposta e che le amministrazioni possono anche controllare verificando la corrispondenza alla verità delle autocertificazioni. Per le dichiarazioni false il cittadino è denunciato all'autorità giudiziaria, può subire condanne penale e possono decadere gli eventuali benefici ottenuti con l'autocertificazione.
FAX ED E-MAIL
Tutte le dichiarazioni sostitutive da presentare alla pubblica amministrazione o ai gestori di servizi pubblici possono essere inviate anche per fax allegando la fotocopia di un documento di identità. Potranno essere inviate anche per e-mail con la firma digitale o con la carte di identità elettronica.
AUTENTICA IN COPIA
Con una dichiarazione sostitutive dell'atto di notorietà si può dichiarare che è conforme all'originale:
* la copia di un documento rilasciato o conservato da una pubblica amministrazione
* la copia di una pubblicazione, di un titolo di studio e di servizio;
* la copia di documenti fiscali che debbono essere conservati dai privati.
Per presentare tali domande e dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà alle amministrazioni e ai servizi pubblici è sufficiente firmarle davanti al dipendente che le riceve oppure presentarle o inviarle allegando la fotocopia di un documento di identità.
LEGALIZZAZIONE FOTOGRAFIE
Le amministrazioni competenti al rilascio dei documenti personali devono legalizzare direttamente le fotografie. L'interessato può anche rivolgersi presso qualsiasi Comune.
IMPEDIMENTI PER RAGIONI DI SALUTE
Quando una persona non è in grado di rendere una dichiarazione a causa di un temporaneo impedimento per ragioni di salute, un parente prossimo (coniuge o figlio o, in mancanza, un altro parente fino al terzo grado) può fare una dichiarazione nel suo interesse. In questo caso la dichiarazione va resa, indicando l'esistenza di un impedimento temporaneo per ragioni di salute, davanti al pubblico ufficiale che accerta l'identità della persona che ha fatto la dichiarazione.
... E SE NON VIENE ACCETTATA DA UN PUBBLICO DIPENDENTE?
Cosa fare se non viene accettata? Il pubblico ufficiale o il funzionario dell'ufficio pubblico che non ammette l'autocertificazione o la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, nonostante ci siano tutti i presupposti per accoglierla, incorre nelle sanzioni previste dall'art. 328 del Codice penale e rischiano di essere puniti per omissioni o rifiuto di atti d'ufficio. Il cittadino dovrà, in primo luogo, accertare chi è il responsabile della pratica inoltrata, richiedendo nome, cognome e qualifica, inoltre è necessario conoscere il numero di protocollo della stessa e il tipo di procedimento attribuito. Così come la Pubblica Amministrazione sa chi è il suo interlocutore, il cittadino, ha altrettanto diritto di sapere chi segue il procedimento che lo riguarda e come risalire agli atti relativi. Ottenuti i dati, il cittadino dovrà richiedere, per iscritto, le ragioni del mancato accoglimento dell'autocertificazione o della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà segnalando anche, per conoscenza, il tesserino, con gli estremi della pratica al Comitato Provinciale della Pubblica Amministrazione presso la Prefettura del luogo in cui è stata rifiutata l'autocertificazione e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dip. Funzione Pubblica - ROMA. La richiesta deve essere redatta in forma scritta. Se entro trenta giorni dalla data della richiesta, il pubblico ufficiale o l'incaricato non compie l'atto e non risponde per esporre le ragioni del ritardo/rifiuto, scattano i presupposti per le sanzioni della reclusione fino a un anno o della multa fino a due milioni delle vecchie lire. Il termine dei trenta giorni decorre dalla data di ricezione della richiesta. La procedibilità è d'ufficio, pertanto non sono richieste querele, istanze o quant'altro. Quindi colui che si vedrà rifiutata la propria autocertificazione o la dichiarazione sostitutiva, si troverà nelle condizioni di denunciare semplicemente l'omissione di atti d'ufficio.