OLTRE IL MURO!
di Giovanni Piero Leo
lista: "Insieme per Veglie"
candidato sindaco: Alessandro Aprile

Ricevuto venerdì 31 marzo 2000   

Amici, 
qualcuno sarà rimasto sorpreso di trovare il mio nome tra i venti della lista di "Insieme per Veglie", altri, invece, non si sono nemmeno accorti della mia presenza. Chi mi conosce bene ha avuto invece la conferma di un impegno, di un percorso iniziato nei gruppi parrocchiali, ispirato da valori profondi che mi hanno portato ad esperienze diverse ma con un unico comune denominatore: l' impegno tra la gente. 

Mi rendo conto di quanta sfiducia ci sia riguardo la politica, vista da noi giovani con moderato scetticismo e, dagli adulti, come un male incurabile, simbolo del calcolo, del tornaconto personale, dell' interesse di pochissimi.

Mai come oggi bisogna riprendere la strada del servizio, che è la strada della condivisione, del coinvolgimento diretto nei confronti del prossimo, dell' ultimo. E' proprio per dare un servizio che ho aderito a questo progetto, credendo di poter dare qualcosa.

Non ho nessuna ambizione di potere, anzi, credo che l'unico "potere" sia quello del "sapere", che l'unico modo per affermare la propria esistenza, non sia nella forsennata rincorsa all' "avere", ma nel trasparente bisogno di "essere".

Perché rimanere alla finestra e guardare criticando? 
Perché non liberarsi da un condizionamento mascherato da "buoni propositi" riguardanti il proprio orticello? 
Perché non guardare lontano oltre il muro che ci impedisce di vedere l'orizzonte ?
Perché non dare una svolta all'unico mondo che possiamo e dobbiamo cambiare: noi stessi? 

Ai tanti interrogativi ognuno ha il diritto-dovere di dare una risposta, se sarà libero di scegliere, se affermerà il proprio potere decisionale attraverso un voto che pesa più dell'immaginabile.
Sono certo che tanti come me credono ancora nei valori liberanti della fede, della fratellanza, della vita e che, il primo insegnamento etico, oltre che religioso, debba avvenire nelle famiglie, luogo di formazione per eccellenza, incoraggiando le nuove generazioni all'interesse del bene comune come normale gesto della quotidianità. 

Bisogna, però, che le famiglie siano maggiormente tutelate e non dimenticate dalle istituzioni,che una nuova vita non sia un lusso per pochi privilegiati, che i giovani non siano strumentalizzati (come capita in questo periodo elettorale) per il raggiungimento di scopi di parte per poi essere abbandonati al proprio destino, che l' urgenza del lavoro porti a gesti concreti, che gli "ultimi" siano i "primi" nella lista dei considerati.