A TUTTI I PARLAMENTARI
ITALIANI
Segue a precedente lettera elettronica del 4.3.2002
p.c. alla Stampa
OGGETTO : Pace in Palestina? Condannare la politica
israeliana
Purtroppo debbo constatare con amarezza che
abbiamo un Parlamento
impotente dinanzi alla tragedia palestinese. I nostri
Governanti non si
rendono conto degli sviluppi clamorosi che la questione
comporta per noi
Europei: potrebbe scoppiare una terza guerra
mondiale!
Esiste
una precisa strategia americana per distruggere non solo
il popolo palestinese ma addirittura tutta la
nazione araba.
Gli
Americani si sentono accerchiati dall'Economia europea
e dai
movimenti di liberazione della Nazione araba che
vuole distruggere i loro
interessi economici .
Gli
Americani vogliono distruggere Saddam Hussein , che è
il punto
più vulnerabile della Nazione araba, per impadronirsi
del loro petrolio
e nel contempo imporre agli Europei la loro politica dei
prezzi alti per l'energia .
Purtroppo l'Europa non si rende conto che il pericolo
alla sua prosperità economica viene dall'America imperialista
oppure è costretta
a fare buon viso a cattivo gioco.
Innanzitutto non si deve permettere l'ingresso in Europa
dello
Stato israeliano se prima non viene riconosciuto lo
Stato palestinese.
Non solo, ma bisogna bloccare pure l'ingresso agli
altri Stati che permettono
la pena di morte nel loro ordinamento giuridico come la
Turchia .
Inoltre, il Parlamento italiano prima e il parlamento europeo
poi devono condannare la politica aggressiva del governo
israeliano: bisogna
sanzionare il comportamento del governo sionista !
Perché
non è stato accettato il piano di pace saudita dagli
israeliani
e dagli Americani? Per il semplice fatto che gli
israeliani stanno bene
così, da conquistatori e da sfruttatori. Non dobbiamo
dimenticarci che l'uomo è lupo nei riguardi dell'altro uomo. Ieri gli
Ebrei sono state le
vittime dei carnefici nazisti. Oggi sono i palestinesi
ad essere le vittime
e gli Ebrei i loro carnefici. Il piano di pace saudita
era logico sul piano
del diritto però si scontrava con gli interessi
elettorali di una parte
del governo israeliano. Quindi si può concludere che
gli Israeliani non
faranno mai la pace perché vogliono conservare i
territori occupati con
la forza nel 1967.
E'
inutile che piangano le lacrime da coccodrillo quando i
giovani palestinesi , in preda alla disperazione , si danno la
morte per rivendicare
il diritto alla vita per coloro che restano.
Il
genocidio del popolo palestinese è già
cominciato e la Corte
di giustizia per i crimini contro l'Umanità sta a
guardare! Le armi
degli israeliani sono state acquistate con i soldi degli
Europei. Non possiamo restare neutrali, come
fece Ponzio Pilato . Soprattutto
non bisogna rinunciare ad avere una nostra politica
estera indipendente
da quella americana perché i nostri interessi non
sempre convergono con
i loro; potrebbe accadere che i paesi arabi
esportatori di greggio si
facciano pagare in euro e non in dollari: l'economia
americana andrebbe
subito a rotoli!
Non
parliamo poi dell'ONU . Le regole sono state create
dalle grandi
potenze le quali non hanno nessun interesse a risolvere
i problemi, anzi
certe volte li creano proprio per difenderli.
Signori
parlamentari, che cosa vi costa fermare tutti i lavori
parlamentari per discutere esclusivamente della
questione palestinese?
I presidenti della Camera e del Senato hanno il dovere
morale dinanzi all'Umanità
di fermare la guerra in atto.
Vi
auguro buon lavoro.
Veglie, 7.4.2002
dr
Pietro CALCAGNILE
Via Mazzini 50-
73010 VEGLIE (LECCE )
e-mail CALPIETRO@TISCALINET.IT
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