INDICIAMO UN REFERENDUM?

che nome dare al palazzetto dello sport?

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di Cosimo Fai

Caro Nicola e amici di Veglieonline.it,

come tutti ben sappiamo, la squadra di Volley di Veglie che milita con grande onore nel campionato di serie B-2 maschile, alla caccia di quel primo posto che gli permetterebbe in grande salto in B-1, è oramai una realtà sportiva cui tutta Veglie guarda con entusiasmo e comprensibile partecipazione. Da due turni ormai, dopo un lungo pellegrinare in campi amici ma lontani, ha  iniziato ad entusiasmare anche sul terreno amico.

Ed è proprio del “terreno amico”, che vorrei parlarvi. Io non so chi e come, e a quale livello, sia riuscito a dirimere la matassa della fruizione del palazzetto dello sport di Veglie, fatto sta che questo palazzetto, forse senza neanche la classica benedizione del prete amico di turno, è stato concesso per  delle gare agonistiche, e di un certo livello. Fin qui tutto bene. E allora la provocazione agli amici di Veglieonline: indiciamo un refendum, fuori dalla ufficialità, così, tra di noi,  per sapere quale nome sarebbe gradito per questo benedetto palazzetto. Lo chiameremo classicamente «San Giovanni» rinunciando ad un pizzico di fantasia o  «Sant’Antonio» vista la vicinanza della parrocchia dedicata al santo, o ………? Vediamo se qualcuno ha fantasia e voglia di partecipare.

Come a partecipare alla gestione del palazzetto credo vi sia tanta gente e tutta qualificata. Ed ecco la seconda provocazione: ma l’amministrazione comunale, l’assessore preposto, visto che viviamo in un paese normale, quindi che segue delle “norme” che devono essere valide per tutti, ha affrontato il problema “gestione palazzetto” in consiglio comunale, in giunta, cioè: c’è qualche atto ufficiale che affronta il problema del palazzetto, che lo sottrae alle concessioni fatte a voce e pro tempore, che programmi quanto di buono si può fare perché quella struttura sia motore di promozione sportiva e culturale per tutta la cittadinanza e non solo il “Tempio” per pochi?

Riporto, per altri palazzetti ciò che può valere anche per quello di Veglie, da alcune letture su internet: “Il palazzetto dello sport è uno spazio destinato alla organizzazione di manifestazioni, eventi, spettacoli, attività sportive, culturali e sociali; dovrà essere gestito in modo da integrare e collegare programmi in ambiti diversi, dando particolare rilievo alle proposte rivolte al pubblico giovanile.  Da un punto di vista  tecnico e organizzativo, la struttura dovrà essere gestita in modo duttile, agile, aperto alle proposte esterne, mentre, per quanto riguarda la programmazione, occorrerà assumere un ruolo fortemente propositivo e dinamico.”

Il Comune, l’amministrazione comunale, l’assessore al ramo dovrà quindi, quanto prima individuare, dopo tutti i passaggi legali e amministrativi, con un avviso in/formale, l’esistenza sul territorio vegliese di operatori privati che siano interessati alla gestione del palazzetto dello sport, e qualora vi siano più imprese e/o società , permettere la costituzione di apposita società tra tutti i richiedenti.  Criterio necessario per l’aggiudicazione della gestione di questo spazio pubblico dovrà necessariamente essere la capacità del potenziale gestore di dotarsi di quelle figure professionali, nel rispetto, per esempio,  del D. Lgs. 626/94: avere, cioè, un responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del medico competente, del o dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; tipologie e caratteristiche di sicurezza dei mezzi ed attrezzature di lavoro che il gestore prevede saranno utilizzati nell’espletamento della gestione della struttura; caratteristiche dell’informazione, formazione ed addestramento, già posseduti o da fornire ai lavoratori impegnati nell’appalto, che riguardi i rischi propri dell’attività; tipologia e caratteristiche dei dispositivi di protezione individuale che si prevede saranno utilizzati dai lavoratori nella gestione della struttura; valutare un progetto di attività che dovrà contenere la proposta di massima con indicazione delle tariffe, degli spazi e dei tempi a libero mercato (partite, allenamenti, spettacoli, manifestazioni, congressi, convention, ecc.), descrizione degli interventi del servizio (obiettivi, programmazione dell’attività, verifiche sui consumi, strumenti di lavoro utilizzati); un occhio particolare il gestore lo dovrebbe poi rivolgere alla individuazione della utenza: dagli alunni delle scuole ai corsi di ginnastica per la terza età, passando attraverso programmi specifici per i portatori di handicap; individuazione degli strumenti e modalità certe per garantire il collegamento tra gli utenti e l’Amministrazione Comunale fino alla gestione degli spazi pubblicitari.

Fin qui gli aspetti legali, che, manco a dirlo, sicuramente saranno stati presi in considerazione, attentamente valutati e già presenti in qualche bozza dell’assessore al ramo. Noi dobbiamo e vogliamo solo augurarci tutto il bene per il volley, il minibasket, per lo sport vegliese, qualche concerto e quanto la grazia di Dio vorrà concederci, e l’impegno ad essere attenti, per il bene di tutti.

La provocazione è lanciata, aspetto di leggere altri interventi.

Con affetto Cosimo Fai.