Riordino dei cicli scolastici
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RIORDINO DEI CICLI
(Roma 27
febbraio 2001) Il ministro della Pubblica Istruzione, prof. Tullio De Mauro, ha
trasmesso ieri sera al CNPI, per il previsto parere, lo schema di regolamento
che definisce gli ambiti e le discipline della scuola di base e i relativi
orari. Esso contiene in allegato, come parte integrante del decreto, le
indicazioni nazionali che consentiranno alle scuole la costruzione dei propri
curricoli obbligatori, tenendo conto delle esigenze delle singole realtà. Tanto
il regolamento, quanto l'allegato - accompagnati da una lettera di presentazione
del ministro - saranno disponibili mercoledì 28 febbraio su www.istruzione.it e
sulla web intranet del ministero.
L'orario del
curricolo obbligatorio della scuola di base risulta dalla somma del monte ore
previsto per gli ambiti disciplinari e le singole discipline, dalle ore
settimanali di insegnamento della religione cattolica e dalle 200 ore annuali
della quota obbligatoria riservata alle singole istituzioni
scolastiche.
Questo poi l'impianto organizzativo. I primi due anni prevedono
la presenza di tre ambiti:
l'ambito linguistico-espressivo che comprende l'italiano, la prima lingua europea
moderna, le discipline artistiche, musicali e motorie; il suo monte ore biennale
è di 832 ore;
l'ambito matematico-scientifico, che comprende la matematica, le scienze e la
tecnologia; il suo monte ore biennale è di 450 ore;
l'ambito antropologico-ambientale, che comprende la storia, la geografia e le
scienze sociali; il suo monte ore biennale è di 192 ore.
I tre anni successivi prevedono la presenza
di quattro ambiti:
l'ambito linguistico-espressivo, che contiene l'italiano, la prima lingua europea
moderna, le discipline artistiche, musicali e motorie; 1056 ore.
l'ambito matematico, che comprende la sola matematica; il suo monte ore triennale
è di 483 ore;
l'ambito scientifico-tecnologico, che comprende le scienze e la tecnologia; il suo
monte ore triennale è di 384;
l'ambito geo-storico-sociale, che comprende la storia, la geografia e le scienze
sociali; il suo monte ore triennale è di 288.
Gli ultimi due anni prevedono la presenza delle seguenti
discipline:
italiano (orario biennale 260 ore); prima lingua europea moderna
(130 ore); seconda lingua europea moderna (80 ore); arte e immagine (106 ore);
musica (106 ore); scienze motorie (120 ore); storia; geografia; scienze sociali
(220 ore); matematica (240 ore), scienze (180 ore); tecnologia (130 ore).
In attesa della revisione di taluni punti dell'Intesa tra l'autorità scolastica italiana e la Conferenza Episcopale Italiana, l'insegnamento della religione cattolica è previsto nell'intero settennio secondo gli accordi vigenti, vale a dire due ore settimanali nei primi cinque anni, un'ora settimanale negli ultimi due.
L'unitarietà del percorso formativo del settennio del
ciclo di base è caratterizzata dal progressivo passaggio dagli ambiti alle
discipline. L'organizzazione di tale percorso è funzionale ai tempi dello
sviluppo cognitivo e affettivo degli allievi e ai diversi modi e ritmi con cui
essi imparano, sulla base delle decisioni che ciascuna istituzione scolastica
potrà adottare.
Nei primi due anni si concreta il passaggio dai campi di
esperienza della scuola dell'infanzia ai tre ambiti già ricordati. In questo
biennio è prevista la presenza di un numero senz'altro contenuto di docenti, che
programmeranno il loro insegnamento, con le flessibilità garantite dal
regolamento dell'autonomia, secondo le finalità del Piano dell'offerta formativa
della propria istituzione scolastica e secondo le loro scelte e competenze.
Nei tre anni successivi si avvia il passaggio
dagli ambiti alle discipline e gli allievi cominciano a possederne alcuni
fondamenti più formalizzati. È appunto in tale fase che aumenta progressivamente
il numero degli insegnanti. Nell'ultimo biennio, quando il curricolo prevede la
presenza di un più consistente numero di discipline, il numero dei docenti
aumenta ulteriormente.
La struttura del documento contiene una prima parte che illustra il senso della riforma: la scuola secondo Costituzione; il passaggio dal programma al curricolo, la formazione alla cittadinanza e la valorizzazione delle differenze nonché i principi per la valutazione didattica e per la valutazione di sistema. Segue un'ampia sezione dedicata alla scuola dell'infanzia, che costituisce parte integrante del sistema educativo nazionale. Si passa poi alla scuola di base, di cui vengono prima illustrati i connotati culturali e organizzativi e poi vengono date le indicazioni nazionali che consentiranno alle scuole la costruzione dei propri curricoli obbligatori. Si tratta appunto degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni" per ogni ambito e per ogni disciplina.