Lettera aperta alla maggioranza

stampa - torna - chiudi...

riceviamo e volentieri pubblichiamo, 08 aprile 2002 * "Eventi"

 

Lettera aperta

a Sabato, Catamo, Maggiore, Cascione, Paladini, Spagnolo, Albano assessori che, nell'aprile dei 2001, con la delibera di Giunta n. 56, hanno approvato il progetto del "Canalone" e ai consiglieri Mangia, Milanese, Ruberti, Spagnolo, Catamo, Greco Giuliana, Albano, Cascione che, in Consiglio Comunale, hanno approvato la delibera di adozione del medesimo progetto, in variante al P. R G.

Siamo proprietari dei fondi rustici, sui quali dovrà essere realizzata l'opera, e vi chiediamo che il progetto, realizzato dai tecnici da voi incaricati, sia fermato. Un canale 6 metri largo e lungo 6 Km, che per essere realizzato necessita di una fascia di esproprio larga 30 metti, opera uno scempio non solo a danno delle nostre proprietà ma dell'intero Paese, del suo paesaggio rurale e del suo eco-sistema.

Noi riteniamo, forti solo della nostra storia di contadini, che conoscono bene il territorio, che per anni hanno coltivato e reso produttivo, che, nella zona di via Novoli, lo smaltimento delle acque è assolto in maniera efficace dal pozzo di assorbimento esistente. 

Comunque quella zona non si è mai allagata. Inoltre, nell'arco del secolo scorso, solo due sono stati gli episodi alluvionali. L'ultimo del '96 è da addebitarsi alla soppressione delle scoline, dopo anni di siccità, alle costruzioni di muri di recinzione e di case abusive e alla scarsa manutenzione delle vore. 

Pertanto, ripristinare le scoline e tenere pulite le vore, risulta la soluzione più semplice, meno costosa e meno devastante per centinaia di piccole aziende, che verrebbero completamente danneggiate. Oliveti secolari, vigneti pregiati, aziende valorizzate da pozzi e impianti irrigui, attività di trasformazione, imprese agro-turistiche, che stanno per nascere, tutto verrebbe stroncato, per far posto ad un'opera inutile e sbagliata.

Confidiamo, pertanto, nel vostro buon senso per bloccare il progetto e ripensare il tutto.

Portarlo avanti, significherebbe aprire centinaia di contenziosi legali costosi e senza precedenti. I cittadini si troverebbero a pagare nel duplice ruolo di contribuenti, quando il Comune si dovrà difendere, e da danneggiati quando chiameranno in causa il Comune per essere risarciti dei danni subiti.
A chi giova tutto questo? Ai cittadini di Veglie sicuramente no!
(seguono firme di cittadini)