Ecco tre miliardi
contro le alluvioni
da: La Gazzetta del
mezzogiorno, 28.06.2001
Veglie/ In arrivo i
fondi Por
VEGLIE Oltre tre miliardi per fronteggiare il
rischio idrogeologico. Potrebbero arrivare con i Por e serviranno a
scongiurare il verificarsi di gravi situazioni come quella che si determinò
nell'ottobre del 1996, quando il centro abitato fu interessato da una
alluvione.
La causa che determinò questo evento, peraltro di «frequenza e
ricorrenza storica», è da tempo conosciuta, ma soltanto ora si sta cercando
d'intervenire per cercare di risolverla.
«Quando si verificano precipitazioni
di particolare intensità e durata - dice il sindaco Roberto
Carlà - purtroppo c'è sempre la possibilità che il nostro Comune
subisca conseguenze dannose». «Veglie, infatti, - spiega il primo cittadino - si
trova a valle di un bacino idrografico che raccoglie acque piovane provenienti
dalle zone limitrofe, specialmente da Salice».
«In casi eccezionali -
continua il sindaco - la "vora Salonara", naturale punto di deflusso di tutte
queste acque, risulta non avere capacità di assorbimento sufficiente. Ecco
perché l'attuale amministrazione ha deciso, utilizzando la normativa vigente in
materia, d'intervenire con priorità per risolvere questo problema». «Il
finanziamento ottenuto, però, - conclude Carlà - servirà soltanto a realizzare
una prima parte del progetto che, complessivamente, dovrebbe costare circa 10
miliardi.
Naturalmente ci stiamo adoperando già per ottenere gli altri fondi
necessari».
L'intervento globale, per il momento finanziato con tre miliardi
e 331 milioni (primo lotto), prevede la costruzione di un «canalone» che,
partendo dalla parte est di Veglie, all'altezza della strada provinciale per
Novoli, proseguirà, rispetto all'abitato, in direzione nord e poi verso ovest,
fino all'altezza della strada per Monteruga. In altre parole il canale, che sarà
una specie di «trincea» per raccogliere le acque in arrivo dalle zone a monte,
seguirà l'esterno del tracciato della nuova circonvallazione e utilizzerà alcune
cave dismesse come «recapito finale per lo smaltimento degli esuberi idrici
intercettati dall'opera idraulica di progetto».
Rosario
Faggiano