padre alex zanotelli a salice

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da: Roberto - Ass. L'arco, 21 giugno 2002 * "Liberi Pensieri"

 

Carissimi,

vi inoltro il saluto dell'associazione "L'ARCO" ai volti presenti ieri sera a Salice in occasione dell'incontro con Alex Zanotelli e Michele Di Schiena.

Abbiamo vissuto un momento di straordinaria intensità emotiva personale, di gruppo e di comunità.

Grazie a tutti coloro che si sono resi disponibili per contribuire al successo dell'iniziativa.

E che, d'ora in poi, tutto il nostro sentire ed agire possano acquisire una nuova consapevolezza, una nuova disponibilità ed una concreta efficacia.

Un abbraccio.

 

x l'arco,

roberto

 

 

 

 

15/06/2002 – Saluto degli amici de “L’ARCO”

 

 

Il confronto che insieme abbiamo fortemente voluto questa sera rappresenta un momento davvero importante per la nostra piccola comunità.

In realtà quest’incontro ha forse stabilito le prime timide premesse per il concepimento di una vera comunità. Le comunità sono costituite da volti, da individui che decidono consapevolmente di confrontarsi, di aprirsi all’altro, di avvicinarsi con l’intento di entrarci dentro e di lasciarsi penetrare, di accogliere.

Finora non siamo stati ancora capaci di dar voce ad una nuova mentalità dal basso, di esprimere volti puliti, trasparenti capaci di parlare profondamente al cuore delle persone ed insieme esporci in forma nuova anche nelle istituzioni. Di questo ci sentiamo responsabili, e mai come ora ne siamo consapevoli; ed è per questo che abbiamo fortemente voluto che questo processo iniziasse in qualche modo. E davvero non potevamo non cogliere questa preziosa opportunità.

Grazie, dunque, a tutti voi per esserci.

Grazie Cinzia, Alex e Michele.

Questo è forse il significato più profondo e autentico che ci ha spinto a metterci ognuno di fronte all’altro, a guardarci e vedere come in fondo non è poi così difficile sentire le proprie muraglie interiori scricchiolare e sfaldarsi, in modo da essere davvero disponibili all’incontro. E’ questo il nostro impegno.

In tutta la fase di preparazione a questa giornata è emersa in modo del tutto inaspettata questa “disponibilità a scoprirsi disponibili”.

E noi de “L’ARCO” abbiamo vissuto tutto questo con PAOLO LA TORRE, gli amici di IMMAGINAZIONI, MADE IN GLOBE, i GIOVANI DI AZIONE CATTOLICA Parrocchia S.M. ASSUNTA, i GIOVANI DI AZIONE CATTOLICA Parrocchia S. GIUSEPPE, la SINISTRA GIOVANILE SALICE, l’AVIS di SALICE.

Così nasce la scelta del titolo: IN MIO NOME.

IN MIO NOME è un grido, perché ciascuno di noi ha deciso di non essere più un oggetto mercificato e mercificante, perché il sistema economico, politico e dell’informazione oscurano e negano la consapevolezza delle proprie scelte e degli effetti di esse.

IN MIO NOME è senso critico, perché ciascuno di noi sente, è certo e ha quindi deciso che non può più accettare l’idea di vivere in una società che invece utilizza anche il nostro nome, per produrre disuguaglianze spaventose, nefandezze e squilibri immorali tra Nord e Sud del Mondo, tra i popoli, tra civiltà, ed anche  tra Persone che si sfiorano nella stessa città, nello stesso paese, nella stessa casa.

IN MIO NOME è quindi la scelta a cui ogni individuo, ogni gruppo, ogni comunità dovrà necessariamente sentirsi chiamato a fare. Un grido che scandisce perfettamente che "io so chi sono", proprio perché incontro e accolgo l’altro e permetto di essere accolto, ed in virtù di questa grandiosa novità, non posso che ricercare SOLIDARIETA’, GIUSTIZIA E CAMMINI DI PACE.

E chiunque, in qualsiasi parte del mondo, deciderà di perseguire questi obbiettivi potrà farlo, appunto, da protagonista, e quindi IN MIO NOME.

Questa sera è una tappa importante, perché dopo tante energie spese a tentare di comprendere in maniera più approfondita la complessità che caratterizza il nostro mondo, la nostra complessità, desideriamo dilatare il nostro sentire, forti dell’unica certezza che un mondo diverso è possibile se siamo noi tutti, insieme, a volerlo e costruirlo. L’opportunità offertaci dall’incontro con voi, Alex e Michele, è proprio quella, intanto, di favorire l’incontro tra persone, tra i gruppi e tentare di stabilire percorsi comuni affinché parole come sviluppo sostenibile, ricerca di nuovi stili di vita, sobrietà felice, rispetto della persona, dell’ambiente non risuonino più come semplici slogan, ma risultino concrete possibilità di una riformulazione della stessa concezione della vita, individuale e sociale, in nome di: SOLIDARIETA’, GIUSTIZIA E CAMMINI DI PACE.

NEL NOSTRO NOME.

Alex, il nostro piccolo percorso è stato questo, con mille difficoltà, ma anche con una maggiore chiarezza d’intenti per raggiungere quella “disponibilità all’incontro con l’altro”  che vorremmo che si realizzasse. Ci siamo in qualche modo fermati a riflettere, abbiamo deciso che mai come ora è necessario “sporcarsi le mani”.

Rifletteremo ancora; e agiremo meglio.

25 giorni fa, un nostro caro amico, Sandro, ci diceva: “Quando si invita qualcuno, chiedetevi sempre cosa gli farebbe piacere trovare: sarebbe contento se cambiasse qualcosa dopo la sua partenza, o se già potesse trovare importanti cambiamenti durante la sua visita?”.

Abbiamo cercato di rispondere a Sandro praticando l'incontro, di fatto ci siamo cercati e ci presentiamo insieme.

Si insinua ora un ringraziamento imprevisto. E’ d’obbligo perché Sandro ci ha lasciati. E’ d’obbligo perché Sandro è disponibile ad esserci.

Giorni fa gridammo con dolore “Chissà a quale nome rispondi, uomo del possibile”.

Ora, siamo certi, noi risponderemo anche nel tuo nome…e tu nel nostro!

 

Grazie... anche per l'accoglienza che concederete a questo intimo pensiero!