Veglie. Anche la conquista del mondiale costruttori scatena i tifosi: in centinaia nella piazza dedicata ad Enzo

Bandiere, auto e una maxitorta per l'ultima vittoria di Schumi

di FABIANA PAGELLA

Ore 10.30, Schumacher percorreva l'ultimo tornante sotto un sole da 34 gradi. Ma la temperatura era ancora più alta, nel bar "Vittoria" di Piazza Umberto I, sede ufficiale del Club Ferrari di Veglie, dove centinaia di tifosi della rossa più famosa del mondo si erano dati appuntamento alle 7.50 per seguire da un maxischermo l'ultima corsa del mondiale di Formula 1, quella che ha regalato alla Casa di Maranello anche il mondiale costruttori, dopo il mondiale Piloti conquistato nei giorni scorasi.

Ore 10.40: ancora vittoria. E festa sia! Ha così avuto inizio un grande carnevale tinto di rosso. Fuori dal club, per le strade, tutto un tripudio di cappellini, bandiere, botti, e poi le urla e la soddisfazione di centinaia di ferraristi, uomini e donne di ogni età non solo di Veglie.

Tra loro un tifoso Doc. Salvatore Ingrosso, che non è riuscito a contenere la gioia. Lui che con un gruppetto di amici, 30 anni fa, sfidò lo scetticismo di molti compaesani dando vita alla "Associazione sportiva Ferrali" di Veglie, finalmente passata agli archivi ufficiali d'Italia come "club Ferrari" nel 1976. E proprio davanti al Club ieri mattina erano parcheggiate cinque Ferrari rosso fiammante, indiscusse protagoniste della giornata. È toccato a quelle auto dare inizio al corteo che da piazza Umberto I, attraverso via Carducci e altre strade del centro, ha raggiunto piazza Enzo Ferrari. Sono partite una alla volta, rombando e sfilando pompose, in testa una 308Gtb e a seguire una F355 Berlinetta, una Gts turbo, una 380 Modena e la mitica 512. Dietro, decine di automobili, motorini, biciclette. In piazza Ferrari, poi, alla periferia del paese, hanno avuto luogo nuovi festeggiamenti. Prima un concerto dell'associazione bandistica "Antonio Reino" di Veglie, poi i discorsi, primo fra tutti quello di Salvatore Ingrosso. Sul palco c'erano anche Vito Radicci, titolare della concessionaria Ferrari di Bari (la più vecchia d'Italia, datata '63), e poi Alessandro Perrone, titolare della Maserati Jolly di Lecce, Gabriele Greco in rappresentanza dei piloti salentini e la signora Garofalo per il Maserati Apulia Club. Un ricordo è andato anche all'ingegner Enzo Ferrari. Infine, la torta: venti chili di pandispagna, crema e panna per concludere una giornata di forti emozioni. Ed ancora fiumi di "Perrari", stavolta tutti da bere, tra le note dell'inno di Mameli.

Dal "Quotidiano" - Lunedì 23 ottobre 2000

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