veglie
Riqualificazione della periferia, ormai è tutto pronto
Un «contratto» da 17 milioni
L'intera area del quartiere «Madonna dei Greci» sarà messa a nuovo
 

VEGLIE.L'Amministrazione ha aderito al bando di gara regionale «Contratti di quartiere II» con un programma di riqualificazione dell'intera area periferica «Madonna dei Greci». Il progetto, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale, è già stato presentato alla Regione Puglia. L'importo complessivo previsto per tutti gli interventi programmati supera i 17 milioni di euro. Se il «Contratto di quartiere Madonna dei Greci» dovesse entrare in graduatoria fra quelli finanziabili ai sensi della legge 21 del 2001, sarebbero realizzate varie opere con la partecipazione anche di privati. Sono previsti, fra l'altro, un grande parco pubblico attrezzato di circa sei ettari intorno al disattivato pozzo Panareo dell'Acquedotto pugliese, una strada di collegamento fra via Madonna dei Greci e via Bosco, ventiquattro alloggi di edilizia economica e popolare, il recupero dell'ex mattatoio per la realizzazione di una sede per servizi sociali, il completamento di strade ed aree verdi ricadenti nella zona da riqualificare, la costruzione di una piazza fra via San Giuseppe e via Sant'Agostino, la sistemazione di piazza Ferrari e il completamento della rete di fognatura nera. I privati, invece, realizzerebbero Centri commerciali, impianti sportivi, uffici, un Centro servizi sociali per attività riabilitative e assistenziali, un Centro turistico ricettivo e quaranta alloggi di edilizia convenzionata. In pratica gli interventi a carico dei privati, per i quali gli stessi hanno già presentato al Comune progetti preliminari, comporterebbero una spesa di quasi 11milioni e 500mila euro; quelli previsti con fondi già a disposizione dell'Amministrazione supererebbero il milione; quelli da finanziarsi con il bando regionale sarebbero quasi 5milioni.
«I Contratti di quartiere - spiega il Comune in una nota - sono programmi tesi alla riqualificazione edilizia ed urbanistica di vaste aree di territorio particolarmente degradate, nella prospettiva di un miglioramento generale delle condizioni ambientali. Essi puntano - conclude - ad una azione integrata che mira contestualmente anche alla incentivazione occupazionale, nonché alla realizzazione di alloggi in grado di pareggiare il disagio abitativo».
Rosario Faggiano