LA CRISI? UN'AZIONE PREMEDITATA
Gazzetta del Mezzogiorno* 24 novembre 2004 * __Chiudimi_|x|__
Le reazioni dei «fedelissimi» del primo cittadino, Roberto Carlà, sfiduciato l'altro ieri da un gruppo di assessori e dall'opposizione
«La
crisi?Un'azione premeditata»
Il vicesindaco: «Le ragioni dei dimissionari lasciano trasparire altri
propositi»
VEGLIE - «E' stata compiuta un'operazione preordinata e lungamente meditata per impedire una ricandidatura tranquilla al sindaco Roberto Carlà e alla maggioranza uscente». Così commentano le recenti vicende politiche cittadine gli otto consiglieri comunali rimasti fedeli alla passata coalizione guidata dal sindaco Roberto Carlà. Quest'ultimo, come è noto, è stato «sfiduciato» da quattro assessori e da tutta l'opposizione. Il Consiglio comunale, di conseguenza, è stato sciolto con circa cinque mesi di anticipo rispetto alle elezioni amministrative già previste per la prossima primavera.
In un breve documento diffuso ieri sera, gli ex consiglieri di maggioranza «non dimissionari», esprimono, fra l'altro, «piena solidarietà a Carlà, nonché stupore e indignazione per le accuse rivolte all'ex primo cittadino». La passata coalizione, è bene ricordarlo, nell'ultimo periodo, ha avuto il sostegno soltanto dei seguenti consiglieri comunali: Lorenzo Catamo e Francesco Milanese (An), Valerio Armonico, Doria Mangia e Salvatore Ruberti (Fi), Antonio Cascione (Sdi), Salvatore Vetrano e Claudio Paladini (indipendenti). Invece, Maurizio Spagnolo, Cosimo Mangia, Giovanni Maggiore (tutti dell'Udc) e Mario Albano (Fi), hanno sottoscritto la «sfiducia contro Carlà» insieme agli otto consiglieri dell'opposizione. A questo punto, dunque, è già aperta una nuova fase del locale dibattito politico che si preannuncia «vivace», soprattutto in vista della prossima campagna elettorale.
«Dopo aver appreso le motivazioni delle dimissioni degli ex colleghi di maggioranza - dice Catamo - posso affermare che tutte le dichiarazioni rese sembrano tolte di peso dal manuale del perfetto dimissionario perché appaiono fragili e lasciano trasparire tra le righe ben altri propositi. Detto ciò - continua - occorre ribadire che di penoso in questi quattro anni e mezzo vi è stato solo l'atteggiamento puramente distruttivo ed intriso di astio, anche a livello personale, dell'opposizione. Mentre l'Amministrazione, ormai consegnata alla storia politica di Veglie, ha risanato una marea di debiti della precedente gestione Greco, non lascia opere abbandonate ma opere in corso e ben otto appalti pronti a partire, che forse davano fastidio a qualcuno. Un'Amministrazione che, come la nostra, si inimica i potenti o presunti tali, dimostra di aver fatto in pieno il suo dovere senza subire pressioni di sorta. Esprimo - conclude l'ex vicesindaco - la mia piena solidarietà al sindaco dimissionato e mi dichiaro pronto a riprendere la battaglia, abituato come sono a non temere le eventuali sconfitte se ottenute con onore».
Sulla
vicenda, in qualità di commissario del circolo di An di Veglie, prende
posizione anche l'ex assessore Milanese. «Non comprendo - dice - i motivi di
una rottura a pochi mesi dalla fine naturale del mandato, in un momento in cui
si stavano cogliendo i frutti di cinque anni di attività. Di questa esperienza
amministrativa - continua - rimane il grande lavoro degli assessori di An e i
tanti risultati raggiunti operando sempre con la massima onestà e trasparenza.
Non posso trascurare, tuttavia, gli errori commessi sul piano politico
dall'intera maggioranza, la carenza di coesione, la disgregazione dei partiti
che ha lasciato spazio a personalismi ed incomprensioni. Su questo - conclude
Milanese - il centrodestra dovrà riflettere per mettere a punto un progetto per
il futuro». Dalla parte politica opposta, invece, si registra l'intervento di
Michele Marigliano, segretario cittadino di Rifondazione Comunista. «L'Amministrazione
Carlà - afferma Marigliano - è stata un'esperienza fallimentare, sia sotto
l'aspetto politico, sia sotto quello amministrativo. Adesso bisogna lavorare per
un'alternativa valida. Bisogna costituire - conclude - un centrosinistra
allargato a gruppi, movimenti, associazioni, nel pieno rispetto della pari
dignità dei soggetti e intorno ad un progetto di sviluppo del paese».
di Rosario Faggiano