MOTIVAZIONE DELLA SFIDUCIA
Gazzetta del Mezzogiorno* 23 novembre 2004 * __Chiudimi_|x|__
Spagnolo, Mangia e Maggiore spiegano il perchč della crisi
«Le nostre proposte erano ignorate. Lo strappo risale ad un anno fa»
VEGLIE -
«Ci sentivamo stretti nell'attivitą amministrativa. Le nostre proposte
venivano puntualmente rigettate o boicottate». Č questa la motivazione che ha
portato i tre assessori dell'Udc, Maurizio Spagnolo, Cosimo Mangia e
Giovanni Maggiore, a sfiduciare il sindaco Carlą e la sua maggioranza.
I tre esponenti politici «svelano» le fasi che hanno preceduto quella estrema
dello scioglimento anticipato del Consiglio comunale.
«Non abbiamo nulla di personale contro Carlą - afferma Spagnolo, a nome del
gruppo Udc - la nostra decisione riguarda solo aspetti politici.Da circa un anno
- spiega - tentavamo di ricucire gli strappi nati da una non condivisa politica
per il territorio. Spesso e volentieri ci siamo scontrati perché le nostre
proposte venivano ignorate. Noi volevamo impegnarci per migliorare il rapporto
con i cittadini per scendere fra la gente. Dopo il risultato delle provinciali,
inoltre, volevamo rilanciare il ruolo dell'Amministrazione per il bene della
comunitą. Invece ci siamo sentiti oscurati».
Spagnolo cita, poi, due lettere inviate al sindaco: una datata 18 settembre, l'altra 28 ottobre 2004. Nei due documenti, l'Udc parlava apertamente di «crisi politico-ammmistrativa» in atto. Nell'ultima lettera, in particolare, Mangia, Spagnolo e Maggiore, precisavano che «l'Udc, di fronte ad una ulteriore indifferenza nei propri riguardi, prenderą decisamente le distanze dalla maggioranza».
«Siamo stati ricevuti dal sindaco solo dopo quaranta giorni dalla nostra, prima lettera. Negli ultimi tempi - aggiunge Spagnolo - abbiamo saltato anche delle giunte per dare un segnale. Dinanzi ad una situazione che continuava a rimanere irrisolta - conclude - abbiamo preso la decisione di prendere definitivamente le distanze dall'Amministrazione».
Mano Albano (Fi), fuoriuscito dalla maggioranza insieme ai tre rappresentanti dell'Udc, spiega la sua posizione: «Carlą ci chiese se volevamo scendere in lista con lui. Personalmente dissi che non avevo intenzione di ricandidarmi e da quel momento sono stato messo da parte».
di r.f.