DALLA RUSSIA CON "STUPORE"
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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 28 marzo 2004 * "Gazzetta"
A distanza di 60 anni tre reduci della campagna di Russia si sono abbracciati nell'aula magna del Liceo Capece tra gli applausi degli studenti e di ........
DALLA RUSSIA CON “STUPORE”
A
distanza di 60 anni tre reduci della campagna di Russia si sono
abbracciati nell'aula magna del Liceo Capece tra gli applausi degli
studenti e di quanti hanno partecipato ai lavori della "Settimana
della Cultura Russa". Il professor Marcello Quaranta, figlio di un reduce,
ha lanciato l'appello a tutti i reduci salentini di ritornare in Russia
sul Don ripercorrendo a piedi e in treno la strada della sofferenza ovvero
il rientro a casa nei paesi d'origine dopo la disfatta e la prigionia.
Michele Nicolaci, alpino di Veglie, Carmelo Caroppo di Poggiardo e
Rocco De Donnantonio di Cannole ma residente a Castro si sono abbracciati
davanti agli sguardi dei liceali magliesi che tra documentari e ricordi
dei protagonisti di quella disfatta hanno ripassato un pezzo di storia del
Novecento. "Con questa iniziativa culturale - spiega Quaranta - abbiamo
voluto ricordare la presenza dei soldati salentini in Russia, rientrati a
piedi in Italia dopo lunghe sofferenze. I reduci che abbiamo intervistato
in questi giorni hanno avuto difficoltà a parlare degli avvenimenti perché
sono ancora troppo vivi. Vorrei ricordare però la generosità
dell'alpino vegliese, oggi 84enne, Michele Nicolaci che operava nella
divisione Julia, la più osteggiata dai russi durante la ritirata, per aver
con la sua forza e la sua tenacia trascinato nella neve tra il sibilo
delle bombe che esplodevano, tanti suoi commilitoni che, stremati dal
freddo e dalla fame, senza il suo aiuto, sarebbero rimasti sepolti per
sempre sotto la neve". Nunzio Pacella |