MADRE E FIGLIA SALVETE IN EXTREMIS

Gazzetta del Mezzogiorno * 16 settembre 2004 * __Chiudimi_|x|__


Il tempestivo e coraggioso intervento dei vigili del fuoco, ieri mattina, ha evitano una tragedia
Madre e figlia salvate in extremis
Le due donne erano rimaste intrappolate dal fumo sprigionato da un incendio
Le fiamme provocate da una lampada andata in corto circuito nel vano cucina


VEGLIE  Un coraggioso intervento dei vigili del fuoco, si è registrato ieri mattina a Veglie. E' accaduto quando, attorno alle ore 8.30, richiamati da più d'una telefonata fatta giungere al numero d'emergenza 115, i pompieri del distaccamento permanente di Veglie, hanno salvato madre e figlia, rimaste bloccate per il fumo nero e denso provocato da un incendio, nella stanza da letto dove si trovavano ancora in pigiama, al piano rialzato di una villetta di via Carmiano.
Intervenuti a bordo di due automezzi con gli autoprotettori per sé e per le malcapitate, gli uomini in tuta hanno risalito le scale che dal piano terra conducono alla stanza dove si trovavano le due donne, che hanno preso in braccio, e ripercorrendo la via delle scale, le hanno portate in salvo nel giardino circostante la villetta.
I pompieri che hanno portato a termine con successo il delicato intervento, reso ancor più difficile dal fatto che la padrona di casa aveva la gamba destra ingessata e dall'età della figlia, nove anni, sono il caposquadra
Antonio Sasso ed i vigili Antonio Gennaro, Giuseppe Pulli, Piero De Luca e Rocco Foti.
L'allarme è scattato quando dal vano cucina della casa, che si trova al piano terra nella parte retrostante della costruzione, si sono levate le fiamme, pare causate da una lampada andata in corto circuito. Prima che qualcuno potesse accorgersi dell'accaduto, il fuoco aveva preso a divorare i mobili ed una poltroncina, e per questo, ad un certo punto s'era levato il fumo nero e denso, che lentamente ma pericolosamente, aveva preso ad invadere tutte le stanze.
I primi ad accorgersi dell'incendio, sono stati i vicini, che come s'è detto, hanno fatto scattare l'allarme. Ma poiché il fumo aveva invaso le scale e la stanza da letto di madre e figlia,
Giuseppina Levere, di 48 anni e G. S., di nove, vuoi per la paura, vuoi per l'impossibilità di scendere, le due sono cadute vittime di dell'ansia, e in attesa dei soccorritori non si sono mosse.
A dare man forte ai vicini che invocavano aiuto, è stato anche l'altro figlio della donna, un adolescente, che per mettersi in salvo ha utilizzato una tubatura. Il padrone di casa,
Vincenzo Scandone, di 52 anni, piccolo imprenditore edile, era già fuori casa per motivi di lavoro.
Poi, finalmente, l'intervento dei pompieri, che grazie alla vicina ubicazione del locale distaccamento sono intervenuti nel volgere di pochi muniti, è servito a far passare paura e pericoli. Il più grave dei quali era costituito dalla presenza, in un angolo del vano cucina, della bombola di gas Gpl, che se aggredita dalle fiamme, nel frattempo rese innocue dagli stessi pompieri, avrebbe anche potuto esplodere.