SI AGGRAVA LA CRISI DELL'ALASKA
Gazzetta * 30 marzo 2005 * __Chiudimi_|x|__
Si
aggrava la crisi dell'Alaska dopo gli ultimi
provvedimenti dell'azienda
Licenziati 9 lavoratori
La Flai Cgil: "Decisione inspiegabile, la impugneremo"
VEGLIE. Licenziati
dall'Alaska spa i nove lavoratori fissi. Ieri, come un fulmine a ciel sereno,
l'azienda ha recapitato le lettere alle maestranze. «Una decisione inspiegabile
- commenta il segretario della Flai Cgil Salvatore Arnesano - alla vigilia
dell'incontro con il prefetto. Impugneremo i licenziamenti - dice ancora senza
mezzi termini Arnesano - questo comportamento è inaccettabile alla luce di
quanto questa organizzazione sindacale ha fatto finora per salvare i livelli
occupazionali e la stessa azienda. Continueremo comunque nella nostra azione di
tutela degli interessi dei lavoratori». «Ci chiediamo - afferma preoccupato il
segretarario della Flai - chi sarà il responsabile dell'impianto di ammoniaca,
che è altamente pericoloso e che da venerdì prossimo rimarrà incustodito,
visto che è stato licenziato anche il tecnico dell'impianto. Noi non ci
assumeremo alcuna responsabilità per quanto potrà accadere». Si aggiunge, così,
un altro capitolo a questa intricata vicenda nella quale la curatela
fallimentare dell'Alaska snc è in aperto contrasto con l'Alaska spa che avrebbe
voluto avviare la produzione di gelati. Per questa ragione aveva anche assunto i
nove lavoratori fissi. Da parte sua la Flai Cgil si è prodigata, in questi
mesi, per cercare una soluzione che non vedesse penalizzati i lavoratori, nove
fissi e 50 stagionali, che da decenni prestano la loro opera presso l'Alaska.
Prima ha coinvolto l'assessorato provinciale alle Politiche del lavoro, poi ha
chiesto un incontro al prefetto di Lecce ed infine, proprio la settimana scorsa,
ha scritto al giudice Vincenzo Brancato, delegato al fallimento dell'Alaska snc,
per chiedere il suo intervento nella speranza, appunto, di salvare i posti di
lavoro e l'attività produttiva dell'azienda. Da sottolineare che i clienti più
affezionati stanno chiedendo i prodotti dolciari dell'Alaska, in vista della
stagione estiva, senza però avere risposte certe sulle forniture.