ALASKA: ESERCIZIO PROVVISORIO?
Gazzetta del M. * 02 aprile 2005 * __Chiudimi_|x|__
Veglie. Il futuro dei lavoratori è ormai nelle mani del tribunale fallimentare
Esercizio provvisorio per Alaska?
Maritati: "L'azienda è in grado di avviare subito la produzione»
Veglie. Si saprà solo lunedì se i lavoratori dell'Alaska potranno conservare il loro posto di lavoro. Ieri, infatti, si è riunita la camera di consiglio del tribunale fallimentare per discutere la situazione dell'Alaska snc. Nel corso dell'incontro si è discusso delle decisioni più adeguate da prendere per garantire un futuro all'azienda e ai 59 lavoratori, di cui nove fissi e cinquanta stagionali. Il curatore del fallimento , l'avvocato Salvatore Gianpaolo è stato nominato custode degli impianti e stamattina ci sarà la consegna della struttura da parte dell'Alaska spa che finora ha gestito la fabbrica. Questa decisione lascia chiaramente intendere che l'Alaska spa dovrebbe definitivamente, almeno per il momento, uscire di scena. Da parte loro gli operai ieri hanno manifestato davanti ai cancelli dell'azienda e hanno deciso di riunirsi in assemblea permanente. La mobilitazione avrà termine solo dopo che la vicenda si sarà definitivamente chiarita. «Mi auguro che il tribunale autorizzi l'esercizio provvisorio - dice il senatore Alberto Maritati che ha incontrato il curatore fallimentare e il giudice delegato Vincenzo Brancato insieme ad Adriana Margiotta, dirigente dei Centri per l'impiego - contrariamente a quanto si sente dire - continua il senatore diessino - la fabbrica è pronta a produrre e a immettere sul mercato il prodotto. D'altronde l'avvocato Gianpaolo è in grado di gestire questa fase transitoria e garantire, così, la salvaguardia dei posti di lavoro e dei creditori garantendo il futuro dell'azienda. Successivamente si potrà fare l'asta e assegnare l'azienda a chi ne avrà diritto». Il futuro dell'Alaska e dei lavoratori è dunque tutto nelle mani del Tribunale. L'ipotesi che in questo momento tutti accarezzano vuole che si concretizzi l'esercizio provvisorio. Non è escluso che i dipendenti, di fronte all'impossibilità di tornare al lavoro, decidano azioni di protesta eclatanti.