UNA DONNA IN GIUNTA
Veglieonline * 5 luglio 2005 * (gazzetta-politica)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità
Anche veglie Domani all'esame del Tar un motivo
di conflitto politico e ora anche giudiziario
«Una donna in Giunta»
Ieri è stata presentata una petizione con oltre 400 firme
Veglie. Sarà il Tar di Lecce a decidere se la composizione della giunta e
l'assegnazione delle deleghe ai consiglieri risponde ai requisiti di legge. In
piedi ci sono complessivamente tre ricorsi, che saranno discussi domani, due
presentati dai sette esponenti dell'opposizione, uno dal consigliere di
maggioranza Stefania Capoccia. Quest'ultimo segno di un malessere che serpeggia
all'interno della coalizione guidata da Fernando Fai. Ma procediamo con ordine.
Il centrodestra e il centrosinistra si sono affidati agli avvocati Sandro Matino
e Barbara Taurino per impugnare il decreto di nomina della Giunta e quello con
il quale il primo cittadino ha assegnato le deleghe ai consiglieri. Per quanto
riguarda l'esecutivo è contestata la mancanza di una donna, mentre per le
deleghe si rileva come si tratte delle vere e proprie deleghe, diciamo così, di
governo e non, come prevede le legge, delle deleghe temporali mirate alla
soluzione di problemi specifici. Poi c'è il terzo ricorso presentato dalla
consigliera Capoccia attraverso l'avvocato Antonio Malerba. Questo, come uno dei
due presentati dall'opposizione, riguarda la violazione delle legge sulle pari
opportunità e quindi la mancanza di una donna in Giunta. Va detto che al di là
della decisione del Tribunale amministrativo il ricorso presentato da Stefania
Capoccia è dirompente negli equilibri della coalizione guidata da Fai. Infatti è
inimmaginabile che un esponente di maggioranza contesti, davanti alla giustizia
amministrativa, una decisione del «suo» sindaco. Pertanto è possibile che, a
prescindere dall'esito del ricorso, il sindaco Fai abbia perso il sostegno di un
consigliere. Inoltre proprio ieri è stata presentata in municipio una petizione
con oltre 400 firme nella quale quale si chiede al primo cittadino di nominare
una donna nella Giunta.