TRATTATIVE AD OLTRANZA IN VISTA DELLE ORMAI PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Gazzetta  * 17 febbraio 2005 * __Chiudimi_|x|__


FAI E SIMONE POI C'E' SOLTANTO IL CAOS
Francesco Milanese, commissario di An: «Il nostro partito non ha stretto alcuna alleanza»


VEGLIE Acque "agitate" nello scompaginato scenario politico cittadino. A poco più di quindici giorni dal termine della presentazione delle liste per le comunali, nessun accordo definitivo è stato raggiunto negli schieramenti di centrosinistra e di centrodestra. Dopo l'ufficializzazione della candidatura alla carica di sindaco di Fernando Fai (Margherita, Udc, Sdi e Verdi) e di Antonio Simone (Comunisti Italiani), gli altri partiti sembrano ancora intenti a definire alleanze. Nell'ambito del centrosinistra, Ds, Udeur, "Società Civile", Pro Loco, Italia dei Valori e movimento civico "Impegnati per Veglie", le recenti riunioni non sembrano aver dato frutti concreti. A quanto è dato sapere, attualmente ci sarebbe da superare il "nodo", per niente facile da sciogliere, della designazione del candidato sindaco. L'altra sera, peraltro, sarebbe stata formalizzata, da parte dei Ds, Udeur, Società Civile, Italia dei Valori e Pro Loco, la candidatura del medico dentista Luigi Spagnolo. Alla riunione precedente, però, la stessa carica sarebbe stata rivendicata dal movimento "Impegnati per Veglie". La situazione, pertanto, potrebbe riservare sviluppi, anche clamorosi, nei prossimi giorni. E' da sottolineare, inoltre, che Rifondazione Comunista, seguendo l'esempio dei Comunisti Italiani, da tempo ha abbandonato questo tavolo di trattative. Dall'altra parte politica la situazione non è migliore. Il centrodestra, ormai privo dell'Udc, è attualmente formato da Forza Italia e da An. Durante le scorse settimane, questi partiti hanno aperto un dialogo con i movimenti "Unione Democratica per le Libertà" e "Uniti al Centro". Tutto, però, sembra essere rimasto ancora molto fluttuante ed incerto. I problemi principali potrebbero riguardare sia l'individuazione del candidato sindaco, rivendicato contemporaneamente da Fi e da An, sia alcuni rapporti, all'interno della coalizione, ancora poco chiari. L'aria che si respira nel centrodestra s'intuisce in un documento diffuso ieri sera da Francesco Milanese, commissario cittadino di An: «In relazione alle voci circa ipotetici accordi elettorali posti in essere da sedicenti dirigenti, in nome e per conto di An, il circolo precisa la posizione ufficiale del partito. An non ha stretto alleanze con chicchessia, ha preso atto, nell'ultima riunione ufficiale della Casa delle Libertà tenuta venerdì scorso, dell'assenza ingiustificata di alcuni partiti politici del centrodestra (Fi e Udc, ndr) e in ragione di ciò sta valutando ogni possibile strategia che possa rappresentare al meglio una concreta ipotesi di vittoria. Per questo - continua Milanese - la delegazione ufficiale di An sta incontrando vari rappresentanti di partiti e movimenti politici». «Le condizioni per un accordo deriveranno dalla condivisione di un serio programma politico e dal rispetto della dignità, dei valori e degli uomini di Alleanza Nazionale. Si precisa tuttavia - conclude Milanese - che la linea del partito è espressa solo ed esclusivamente dal commissario cittadino, unico legittimato in applicazione dello statuto».
Rosario Faggiano

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Fai e Simone, poi c'è soltanto il caos