FAI RIPROPONE LA GIUNTA SENZA DONNE
Gazzetta * 23 luglio * (gazzetta-politca)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità
Il primo cittadino e la sua
maggioranza hanno deciso di ribadire le scelte contestate dal Tar
Fai ripropone la Giunta senza donne
«L'esecutivo nominato in base ad accordi accettati anche da Stefania Capoccia»
«Nessuna preclusione, ma ora si è affievolito il rapporto fiduciario»
Veglie. Nessuna donna entrerà in Giunta. Il sindaco Fernando Fai, d'accordo con
la maggioranza che lo sostiene, ha emesso un nuovo decreto con il quale conferma
l'attuale esecutivo e spiega, in ottemperanza a quanto disposto dal Tar di
Lecce, le ragioni dell'esclusione del gentil sesso. «La formulazione
dell'esecutivo - dice il primo cittadino - è stata fatta in base agli accordi,
scritti, preelettorali ed elettorali. Una motivazione, pertanto - spiega ancora
Fai - complessa, corroborata da accordi ed obiettivi di equilibrio
tecnico-politico e politico amministrativo». Oltre a questo, il sindaco precisa
ancora: «Gli atti di nomina - dice il capo dell'amministrazione - dovevano
essere rivolti ad assicurare gli interessi della Comunità locale secondo un
programma amministrativo sul quale è intervenuto il voto popolare: voti -
precisa Fernando Fai - che hanno determinato la ripartizione degli assessorati
tra le forze politiche che hanno sostenuto la lista "Uniti per Veglie"». In
altre parole, la distribuzione dei posti in Giunta, (due agli indipendenti, due
allo Sdi, due all'Udc e uno ai Verdi), era stata concordata al momento della
composizione della lista che ha poi vinto le elezioni. Alla Margherita, secondo
questo accordo, è stato assegnato il sindaco. Ma la volontà del primo cittadino
di dare rappresentanza e dignità alle donne, secondo il ragionamento fatto da
Fai e dalla sua maggioranza, è dimostrato dalla nomina del consigliere Stefania
Capoccia nell'Unione dei Comuni, in cui ricopre la carica di vice presidente e
assessore. Ed è da ricordare, per comprendere il riferimento, che Stefania
Capoccia ha promosso il ricorso al Tar che con la sua ordinanza ha aperto la
questione. E oltre questo, il consigliere Capoccia ha avuto, dalla maggioranza a
cui appartiene, l'incarico di curare le Politiche giovanili e le Pari
opportunità, oltre che la presidenza della commissione Affari sociali.
«Incarichi, sostiene il primo cittadino, accettati dalla stessa Capoccia che
poi, inspiegabilmente ha deciso diversamente». Ma non solo. Il sindaco Fai
ricorda che nel corso del consiglio comunale del 20 aprile scorso Stefania
Capoccia, in risposta ad Antonio Greco che aveva sollevato la questione, rispose
difendendo le scelte del primo cittadino e ricordando all'ex sindaco che neanche
nella sua precedente amministrazione erano presenti donne. «Pertanto - conclude
Fernando Fai - sorprende che dopo queste affermazioni la consigliera Capoccia
abbia intrapreso un ricorso giudiziario. Per quanto accaduto si è avuto un
naturale affievolimento del rapporto fiduciario da parte della maggioranza nei
sui confronti. E mi auguro che con questo decreto si concluda una vicenda
ampiamente amplificata e strumentalizzata».