PARLA L'EX VICESINDACO DI AN, LORENZO CATAMO

Gazzetta  * 08 aprile 2005 * __Chiudimi_|x|__


Parla l'ex vicesindaco di An, Lorenzo Catamo
"Una battaglia elettorale di infimo livello morale"

VEGLIE. «E' stata una battaglia elettorale senza esclusioni di colpi, tutti di infimo livello morale». L'affermazione è dell'ex vicesindaco di An Lorenzo Catamo il quale, dopo il voto decisamente sfavorevole registrato alle ultime comunali, ritiene di aver subito una vera e propria «campagna denigratoria». Catamo, che è stato candidato alla carica di consigliere comunale nella lista «Prima di tutto i cittadini» guidata da Giovanni Carlà, ha ottenuto soltanto 71 preferenze. «Prendo atto - dice l'ex vicesindaco - della sconfitta subita e del responso delle urne, che dice chiaro come, con sistemi corretti, non si possa far passare un messaggio di integrità morale e di intransigenza amministrativa. E', invece, passato il messaggio di fango rovesciatomi addosso da ben individuati soggetti e dalla loro corte di nani e ballerine». «Sono tranquillo - aggiunge Catamo - con la mia coscienza e sono convinto di aver bene operato, uscendo dalla mia esperienza di assessore ai lavori pubblici senza essermi illecitamente arricchito. E' questo l'insegnamento che lascio ai pochi, a giudicare dai risultati, che vogliono intenderlo e lascio questo insegnamento soprattutto ai giovani di nobili ideali». L'ex vicesindaco continua il suo «sfogo» precisando di voler ritornare ad essere «un libero cittadino senza vincoli», pronto a stare in mezzo alla gente «con più forza e più entusiasmo di prima per continuare nella battaglia iniziata tanti anni fa, consapevole di aver dato molto alla comunità vegliese, in impegno e in risultati».
«Al nuovo sindaco - aggiunge Catamo - che già inizia male parlando di opere bloccate dalla passata amministrazione, dico che le opere pubbliche che stanno iniziando adesso sono state lasciate in eredità dal sottoscritto. Come vegliese - conclude - spero che la sua vittoria non sia una vittoria di Pirro perché ne soffrirebbe tutta la comunità vegliese».

Rosario Faggiano