VERTENZA ALASKA: INTERVEGNA IL PREFETTO

Gazzetta  * 23 marzo 2005 * __Chiudimi_|x|__


VEGLIE. veglie Regna ancora l'incertezza sul futuro occupazionale di nove lavoratori fissi e 50 stagionali

«Vertenza Alaska, intervenga il Prefetto»
«I clienti chiedono il prodotto, ma la situazione di stallo impedisce la produzione»

Veglie. «Sulla vertenza Alaska intervenga il Prefetto». La Flai Cgil lancia l'ennesimo appello nella speranza di riuscire a salvare 59 posti di lavoro, tra cui nove fissi e 50 stagionali.
Nei giorni scorsi, gli operai sono tornati a riunirsi per discutere l'attuale situazione aziendale che vede contrapposti il curatore fallimentare dell'Alaska s.n.c., l'avvocato Salvatore Gianpaolo, e l'Alaska S.p.a, rappresentata dall'amministratore delegato Fabio Marigliani e dall'avvocato Sergio Biondi. Va detto che l'Alaska spa sostiene di avere un contratto con la Gelplast e che pertanto ha diritto a gestire l'impianto.
Per questa ragione ha anche assunto i nove lavoratori fissi, ma non sta procedendo a altri investimenti ed assunzioni in attesa di un chiarimento complessivo.
Da parte sua il curatore fallimentare dell'Alaska snc disconosce questo diritto e ritiene illegittima la pretesa.
«In tutto questo - spiega ancora una volta Salvatore Arnesano segretario generale dalla Flai Cgil - chi ne sta facendo le spese sono i lavoratori e la stessa azienda. Da quanto ci risulta - continua il sindacalista della Cgil - i clienti si stanno recando presso l'azienda per chiedere i gelati come ogni anno, ma la stessa azienda non è in grado di dare garanzie sulle forniture.
Se questa situazione perdurerà - dice ancora Arnesano - si perderanno gli ordini e i lavoratori non potranno prestare la loro opera come fanno da molti anni ormai.
Per questa ragione - conclude Arnesano - chiediamo l'intervento del Prefetto affinchè si addivenga ad una soluzione che garantisca la produzione e i posti di lavoro, anche perchè, se si continuerà a perdere tempo difficilmente si riusciranno a garantire i livelli occupazionali».
Il 15 marzo scorso, l'assessorato provinciale al Lavoro ha tentato una mediazione convocando le parti in causa; tentativo fallito, è il caso di dire, per l'assenza del curatore fallimentare.
Infatti l'avvocato Gianpaolo, alla riunione convocata in Provincia non si è presentato proprio perchè, come detto, non riconosce alcun ruolo alla Alaska spa ed anzi, come scritto nel verbale della riunione avrebbe consigliato agli operai di lasciare l'Alaska spa che li ha assunti. Ora il sindacato spera che almeno la Prefettura possa riuscire a sbrogliare la matassa e consentire alle 59 famiglie di avere un futuro ocuupazionale.