INTERVISTA AL NEO SINDACO FERNANDO FAI

Gazzetta  * 09 aprile 2005 * __Chiudimi_|x|__


Intervista al neo sindaco Fernando Fai, capofila della lista «Uniti per Veglie», vincitrice delle elezioni
«La squadra ha fatto centro»
Onore delle armi agli avversari, coi quali si auspica il dialogo.
 Bisognerà riorganizzare gli uffici. Braccia aperte ai cittadini


VEGLIE. Primi giorni da sindaco per Fernando Fai, mentre ancora in paese è intensa l'eco del suo netto successo elettorale. Con la lista «Uniti per Veglie», sostenuta da una coalizione considerata «anomala» (Margherita, Udc, Sdi e Verdi), è riuscito a prevalere su avversari politicamente validi. Si aspettava una vittoria così netta? «Era nell'aria, ma non mi aspettavo un'affermazione di questa portata. In competizione c'erano liste agguerrite con candidati molto forti. L'ampia vittoria, pertanto, ci ha sorpreso perché è andata oltre il risultato positivo comunque preventivato». Quali sono stati i fattori che hanno determinato il successo della sua coalizione?«La gente ha creduto nelle persone che formavano la mia lista. E' vero, i programmi sono importanti, ma se poi non c'è chi è capace di portarli a compimento, sono destinati a rimanere solo sulla carta. In paese, inoltre, c'è molta voglia di cambiamento. Gli elettori hanno scelto la mia lista con convinzione e dopo aver riflettuto attentamente sulla situazione del paese». Quando ha cominciato a credere veramente nella vittoria?«Personalmente mi sono reso conto del clima favorevole quando ho cominciato a girare nelle case. La gente mi ha sempre accolto con cordialità e grande disponibilità». Come avete festeggiato la vittoria?«Martedì pomeriggio, dopo aver appreso il risultato finale, tutti insieme abbiamo deciso di recarci nella chiesa madre per rivolgere un pensiero e una preghiera a Giovanni Paolo II. Il Pontefice è stato l'uomo che ha cambiato il mondo e che ha fatto crollare i muri. Noi gli siamo profondamente riconoscenti e grati. In un momento di gioia personale per il risultato politico conseguito, non potevamo ignorare il gravissimo lutto che ha colpito l'intera umanità». Come si è svolta la campagna elettorale?«Da parte nostra c'è stata la massima correttezza. Tutto sommato credo che si sia svolta una campagna elettorale tranquilla, anche se molto combattuta. Tutti i candidati, di ogni compagine, hanno svolto il proprio ruolo fino in fondo, cercando di conquistare consensi senza, però, oltrepassare i limiti». Quali sono stati gli errori dei suoi avversari? «Credo che qualche lista abbia giocato troppo sulla candidatura alla carica di sindaco, puntando su persone che poi ha successivamente messo da parte. Forse i miei avversari hanno commesso errori prima della presentazione delle liste. Noi, invece, siamo partiti senza contrasti interni e con una lista già definita da molte settimane. La nostra campagna elettorale è cominciata mentre gli altri erano ancora intenti a costruire la squadra; completata, peraltro, soltanto all'ultimo minuto». Cosa si aspetta dall'opposizione consiliare? Non mi piace la parola «opposizione». Conosco il valore dei consiglieri di minoranza e mi aspetto da loro un contributo costruttivo. Io sono disponibile ad ascoltare in ugual misura la maggioranza e l'opposizione. Se i rappresentanti della minoranza proporranno idee, io le terrò nella giusta considerazione». Ha previsto un coinvolgimento dei cittadini? «Certamente. Subito dopo la nomina della giunta, che avverrà nei prossimi giorni, saranno promosse le consulte dei cittadini, attraverso un bando pubblico. Le consulte affiancheranno il lavoro degli assessori ed avranno un ruolo attivo e propositivo. Rapporti proficui saranno attivati anche con le associazioni di volontariato, con le forze sociali e con le organizzazioni sindacali del nostro territorio». La sua coalizione politicamente non è omogenea, come pensa possa mantenersi unita? «Io credo molto nella politica, ma ancora di più nelle persone. Sono convinto che questa sarà un'Amministrazione efficiente ed unita perché le persone che la compongono hanno la volontà di lavorare a favore della comunità e intorno ad un programma. Politicamente, inoltre, la nuova maggioranza comprende esponenti che provengono da esperienze centriste e socialiste». Qual è la questione amministrativa che intende affrontare da subito? «Senz'altro quella relativa alla riorganizzazione degli uffici. Per realizzare un programma di sviluppo sociale, economico e culturale della comunità, è necessario che i vari dirigenti e tutti i settori del Comune siano adeguatamente motivati e in sintonia con gli obiettivi amministrativi del nuovo sindaco e della nuova Giunta».

Rosario Faggiano