"UN'ORDINANZA DAVVERO INNOVATIVA
E CON UNA DUPLICA CHIAVE DI LETTURA"

Gazzetta  * 8 luglio 2005 *  Torna indietro - Puoi premere ALT+I e INVIO  Chiudi la pagina web - Puoi premere ALT+X e INVIO (gazzetta-politica)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità


Interventi Barbara Taurino e Sandro Matino, avvocati«Un'ordinanza davvero innovativa e con una duplice chiave di lettura»

Con l'ordinanza 680 del 2005 il Tar di Lecce ha accolto la domanda di sospensione della esecuzione dei decreti sindacali di nomina della Giunta del comune di Veglie, presentata dai Consiglieri dell'opposizione, decretando l'azzeramento della Giunta in quanto mancante della rappresentanza femminile. Il Tar di Lecce, dunque, ha assegnato al Sindaco del comune di Veglie il termine di 45 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza, per procedere nel corretto esercizio delle sue attribuzioni, ad una nuova della Giunta, adoperandosi per assicurarvi una rappresentanza femminile o, nel caso in cui ciò non sia possibile, per ragioni politiche, illustrando con motivazione puntuale, esaustiva e concreta le ragioni che impediscono l'attuazione del così detto principio delle pari opportunità. Il Giudice Amministrativo ha condiviso le argomentazioni svolte dai consiglieri dell'opposizione in ordine alle scelte poste in essere dal primo cittadino di Veglie ritenute illegittime in quanto assunte in contrasto con una precisa previsione statutaria ed in spregio di un principio, quale è quello delle pari opportunità tra uomini e donne, che, inteso come uno dei tanti aspetti del più generale principio di eguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione, si pone come regola di irrilevanza giuridica del sesso anche, giusta la nuova lettera dell'articolo 51 della Costituzione, in termini di elettorato passivo. Il Tar di Lecce ha dato accesso alla tutela giurisdizionale ai componenti dell'opposizione del Consiglio, riconoscendo nei loro confronti oltre al tradizionale interesse ad agire in giudizio per l'impugnazione di atti incidenti in via diretta sul diritto all'ufficio ricoperto, anche un'analoga potestà nei casi in cui venga contestata sotto altri profili la legittimità dell'azione degli organi politici dell'Ente di appartenenza. La portata innovativa dell'ordinanza può dunque cogliersi sotto un duplice aspetto, da una parte, l'innovativa lettura in chiave precettiva del principio delle pari opportunità tra uomini e donne in materia di composizione degli organi collegiali e, dall'altra, il ruolo centrale che i componenti del Consiglio rivestono nella vita politica dell'Ente. Barbara Taurino Sandro Matino

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