IL SINDACO: "SARANNO I PARTITI A DECIDERE IL DA FARSI"

Gazzetta  * 8 luglio 2005 *  Torna indietro - Puoi premere ALT+I e INVIO  Chiudi la pagina web - Puoi premere ALT+X e INVIO (gazzetta-politica)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità


Veglie/ E' divenuta un caso la decisione del Tar di Lecce sulla necessità di garantire in Giunta una presenza femminile.
Entro 45 giorni
Il sindaco: «Saranno i partiti a decidere il da farsi»

Veglie«Non abbiamo mai avuto alcun problema a nominare una donna in Giunta». Il sindaco di Veglie Fernando Fai commenta così l'ordinanza del Tar di Lecce che gli ha «suggerito» di rimodulare la Giunta tenendo conto della presenza femminile. «Devo dire, a scanso di equivoci - spiega Fai - che l'attuale esecutivo è in carica nella pienezza dei poteri. Il Tar mi ha assegnato un termine di 45 giorni per provvedere alla rimodulazione del mio esecutivo». Il primo cittadino, inoltre, intende sottolineare che «il tribunale amministrativo non ha per nulla imposto l'obbligatorietà imprescindibile della presenza femminile, ma la necessità di un contemperamento delle norme che favoriscono e garantiscono la rappresentanza femminile con le prerogative che competono al sindaco. Tutto ciò - continua il sindaco Fai - secondo i canoni della ragionevolezza, giungendo ad affermare che l'eventuale esistenza di ragioni ostative di natura tecnico-politica, legittimano scelte che dovevano essere motivate con puntualità e concretezza». In sostanza, Fai respinge l'accusa di essere un primo cittadino contrario alla presenza delle donne nella vita amministrativa del paese. «Abbiamo nominato una donna, Stefania Capoccia, nella Giunta dell'Unione dei Comuni e la stessa Capoccia - continua Fai - è presidente di una commissione consiliare. Ora - dice ancora il primo cittadino - utilizzerò il tempo a disposizione che mi ha concesso il Tar per valutare, insieme a tutti i rappresentanti della coalizione che mi sostiene, in che modo comportarci, perchè non posso nominare una donna in Giunta oggi senza tenere conto dei partiti della maggioranza. Certo - conclude con rammarico - non mi aspettavo il ricorso da parte del consigliere Stefania Capoccia, anche perchè si è detta sempre favorevole agli accordi presi per la formulazione della Giunta e mai mi ha fatto presente la sua eventuale volontà di entrare nell'esecutivo. Peraltro - conclude Fernando Fai - se dovessi decidere di nominare un assessore donna esterno, dovrei tenere conto di quanto previsto dalla Statuto comunale riguardo le competenze e questo non è certo nè facile nè agevole».

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