OSPITI PER UN MESE I RAGAZZI BIELORUSSI

Gazzetta  * 12 giugno 2005 *  Torna indietro - Puoi premere ALT+I e INVIO  Chiudi la pagina web - Puoi premere ALT+X e INVIO (cultura)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità


Anche Un progetto dell'associazione «Noi rinascita»
Ospiti per un mese i ragazzi bielorussi

VEGLIE - Un progetto per aiutare i bambini di Chernobyl. L'associazione «Noi rinascita» della parrocchia «S. Antonio Abate», si prepara a ripetere per il secondo anno consecutivo una significativa ed apprezzata iniziativa umanitaria.
Dal 26 luglio al 28 agosto, sedici famiglie vegliesi volontarie accoglieranno nella propria casa altrettanti ragazzi provenienti da Minsk (Bielorussia).
L'associazione «Noi rinascita», coordinata dal parroco don Pietro Tundo, in questi giorni è impegnata in una campagna di sensibilizzazione a sostegno del progetto.
«Le famiglie ospitanti - dice Edoardo De Cillis, portavoce dell'associazione - sono liete di ripetere l'esperienza di ospitalità. L'iniziativa dell'anno scorso è risultata utile alla comunità vegliese, ma maggiormente agli stessi ragazzi ospitati i quali hanno potuto trascorrere un mese di vacanza al mare, migliorando le loro condizioni di salute e sociali, insieme con i nostri ragazzi. I bambini - continua - provengono da famiglie e non da istituti. Quasi sempre si tratta di ragazzi che si trovano in condizioni non agiate e con problemi familiari particolari. I fondi che siamo impegnati a raccogliere tramite offerte volontarie - conclude - saranno utilizzati per coprire le spese di viaggio dei ragazzi e delle due accompagnatrici-interpreti; nonché per offrire agli stessi un soggiorno piacevole e coinvolgente, dal punto di vista sociale, ricreativo e culturale, anche al di fuori dell'ambito familiare che li accoglie».
I promotori dell'iniziativa contano, come l'anno scorso, sul sostegno economico dell'Amministrazione comunale, delle associazioni di volontariato locali e, soprattutto, della comunità.
Nei giorni scorsi, l'ambasciatore della Bielorussia, Aleksei Skripko, ha ringraziato il popolo italiano che ancora oggi «continua a compiere la sua eroica impresa umanitaria nei confronti dei bielorussi colpiti dalla tragedia di Cernobyl».  r.f.
 

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