LA V SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO HA "RIVISTO"

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO DI LECCE

Gazzetta  * 24 febbraio 2006 *  Torna indietro...  Chiudi la pagina web (gazzetta)

Veglie. La quinta sezione del Consiglio di Stato ha «rivisto» la decisione del Tribunale amministrativo di Lecce 

Donne in Giunta, «bocciato» il Tar

Secondo il supremo organo, l'opposizione non era legittimata a fare il ricorso E le motivazioni di esclusione espresse dal sindaco non erano «censurabili»

Veglie . ll Consiglio di Stato «boccia» l'ordinanza pronunciata dal Tar di Lecce circa l'obbligo di una presenza femminile in Giunta. Con una decisione dei giorni scorsi, la quinta sezione del supremo organo amministrativo ha accolto le tesi sostenute dall'avvocato Ernesto Sticchi Damiani che ha rappresentato il sindaco Fernando Fai e gli altri esponenti della sua Giunta. Nell'ordinanza di fatto si stabilisce che i sette consiglieri dell' opposizione di centrodestra e di centrosinistra non sono legittimati a fare il ricorso poichè «la materia trattata (l'ordinanza sindacale di nomina della Giunta ndr) sembra riconducibile ai rapporti fra le varie formazioni del consiglio comunale e che trovano soluzione nella dialettica maggioranza-minoranza» attraverso le mozioni di sfiducia e con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri. E questo nonostante vi sia un articolo dello Statuto comunale che prevede espressamente che «deve essere garantita una presenza femminile nella Giunta» Inoltre, il Consiglio di Stato, precisa che l'obbligo imposto dal Tar di nominare una donna nell'esecutivo comunque non inibiva il normale svolgimento della Giunta così come il primo cittadino l'aveva nominata. Ma il relatore della quinta sezione del Consiglio di Stato «censura» il Tribunale amministrativo di Lecce su un altro aspetto. «La motivazione espressa dal sindaco sugli accordi preelettorali era valida», spiega, infatti, l'avvocato Ernesto Sticchi Damiani. E aggiunge: «L'ordinanza sottolinea che controversie di questo genere possono risolversi a livello politico e non giudiziale. Abbiamo avuto grande soddisfazione su più punti e il sindaco, se lo ritenesse necessario, è nella facoltà di poter nominare una nuova Giunta senza la presenza femminile». Ma, ciò non accadrà. Fai, da parte sua, ritiene che «la nuova composizione dell'amministrazione è un dato saldo e intoccabile». Nello staff di Fernando Fai, quindi, rimane al suo posto Maria Calcagnile, dello Sdi, ostetrica presso l'ospedale di Copertino, assessore alla Sanità e al Personale che, dopo la sentenza del Tar di Lecce, prese il posto di Cosimo Spagnolo, che attualmente rappresenta il Comune nell'Union Tre. «Sono ampiamente soddisfatto - commenta ancora Fernando Fai - dell'ordinanza emessa dal Consiglio di Stato. L'intera amministrazione comunale si ritiene soddisfatta ed è ancora più compatta. Abbiamo sempre rispettato la nostra comunità ed è proprio per questo che abbiamo affrontato serenamente, sino all'ultimo, questa controversia. Con questa sentenza - aggiunge ancora il sindaco - si conclude per l'Ente pubblico un periodo minacciato da calunnie da parte dei consiglieri dell'opposizione. La maggioranza e soprattutto l'intera comunità - conclude Fai - nonostante le continue pressioni della minoranza e nonostante la cattiva immagine che ne è derivata per il nostro piccolo comune, assurto a caso nazionale, ha avuto quella giustizia che meritava da tempo».

Katia Manca

24/02/2006