ancora tre ergASTOLI PER LA STRage della grottella

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dalla: Gazzetta del Mezzogiorno, del 10 dicembre 2003 * "Gazzetta"

 

Ieri mattina la sentenza del processo-bis contro gli autori della rapina ai due furgoni portavalori costata la vita ai vigilantes della Velialpol
Ancora tre ergastoli per la strage
Provvisionale di un milione di euro.
L'Accusa: «Monito destinato a chi non collabora»

 

«Ergastolo». Sono le 10.30 quando la voce del presidente della Corte d'Assise riecheggia in un'aula bunker semideserta. Il giudice Giacomo Conte legge il dispositivo della sentenza per il processo bis contro gli autori della strage della Grottella. Tre giorni e mezzo è durata la camera di consiglio. Giudici e giuria popolare hanno ritenuto colpevoli il sardo Marcello Ladu, Pasquale Tanisi, 40 anni, di Ruffano e Antonio Tarantini, di 29, di Monteroni. Solo Ladu e Tarantini sono presenti in aula. Sono nella prima gabbia alla sinistra del presidente: ascoltano la lettura del dispositivo senza batter ciglio, appoggiati alle sbarre della cella, con braccia che si spingono fuori dalle grate, e con le mani strette.
«Ergastolo con isolamento diurno per nove mesi» precisa il presidente Conte. «Interdetti in perpetuo dai pubblici uffici, nonchè decaduti dalla potestà dei genitori».
Il carcere a vita lo stanno già scontando gli altri due presunti componenti del commando autore della strage. Si tratta dei due cognati sardi Pierluigi Congiu e Gianluigi De Pau. I due furono arrestati poche ore dopo la tragica rapina. L'Appello per i due sardi è fissato per domani.
Il processo bis è nato dalle dichiarazioni di Vito Di Emidio, che dopo l'arresto ha smesso i panni del capo sanguinario, organizzatore di scorribande in tutto il Salento, per vestire quelle di collaboratore di giustizia. Così si è fatta piena luce sulla strage e su altri episodi commessi dalla sua banda. Lui, giudicato con rito abbreviato, se l'è cavata con una condanna a 18 anni.
Alla fine ci sono state cinque condanne all'ergastolo per quanto avvenne quella mattina del 6 dicembre del '99, quando ci fu l'assalto ai due portavalori della Velialpol; tre guardie giurate (Luigi Pulli, Rodolfo Patera e Raffaele Arnesano) rimasero uccise; altre tre (Giuseppe Quarta, Flavio Matino e Giovanni Palma) ferite. Lo stesso commando è stato ritenuto responsabile dell'assalto compiuto un mese prima, il 2 novembre, ad un altro furgone blindato della Velialpol. Fra i reati commessi c'è anche la rapina alla gioielleria Valzano di San Pietro Vernotico, compiuta il 26 novembre del '99.
Le parti civili (vedove, figli, superstiti), assistite dagli avvocati Gaetano Gorgoni ed Ennio Cioffi, saranno risarcite. La Corte ha stabilito provvisionali per un milione di euro. Soddisfatta l'accusa, in aula con il pm Patrizia Ciccarese: «Si è soddisfatti per quanto lo si possa essere davanti ad episodi del genere. L'Accusa si augura che questa sentenza sia di monito per quanti non hanno deciso di collaborare con la giustizia».