il "canalone" va in consiglio: lo dice il tar

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 06 maggio 2003 * "Gazzetta"

 

VEGLIE
«Il tribunale amministrativo accoglie il ricorso presentato dall'opposizione
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Il "canalone va in consiglio: lo dice lo Tar

Le tre interpellanze che chiedevano lumi all'amministrazione erano state escluse in blocco.

VEGLIE. L'opposizione vince una significativa battaglia nelle aule giudiziarie. Tre interpellanze escluse dall'ordine del giorno del Consiglio comunale, sono state ritenute ammissibili dalla sezione di Lecce del Tribunale Amministrativo Regionale. 
La decisione č rilevante. Potrebbe, infatti, rappresentare un precedente non trascurabile, soprattutto dal punto di vista delle implicazioni di natura politica riguardanti gli equilibri istituzionali fra i ruoli della maggioranza e dell'opposizione. 
Il ricorso, presentato al Tar appena venti giorni fa, č stato promosso dal consigliere Antonio Greco, dopo la nota vicenda della revoca del contributo regionale per il cosiddetto «canalone». Quando la notizia si č diffusa, verso la metą di marzo, il gruppo d'opposizione formato dallo stesso Greco e dai consiglieri Alessandro Aprile, Mario Aprile, Giovanni Cipolla, Giuseppe Cutrino, Giovanni Parente e Oronzo Sabato, ha presentato tre interpellanze «volte a conoscere gli intendimenti dell'Amministrazione con riferimento agli atti da compiere a seguito dell'intervenuta revoca del finanziamento e, in particolare, in merito al programma triennale delle opere pubbliche, ai contenziosi con i privati cittadini e alle eventuali responsabilitą in ordine al mancato finanziamento dell'opera». 
Come accennato, queste interpellanze non sono state ritenute ammissibili dal presidente del Consiglio comunale Valerio Armonico il quale, acquisito un parere congiunto del responsabile del settore legale del Comune e del segretario generale, ha sostenuto che esse «si basano sull'erroneo presupposto per il quale sarebbe intervenuta la revoca del contributo regionale». Secondo Armonico l'ultima comunicazione ufficiale della Regione, in merito al finanziamento, conteneva solo una «comunicazione di avvio del procedimento». 
Da qui l'iniziativa presso il Tar di Lecce. I giudici della seconda sezione, presidente Antonio Cavallari, a latere Luigi Costantini e Pasquale Mastrontuono, attraverso una «decisione di merito con sentenza in forma semplificata», hanno accolto il ricorso di Greco, rappresentato dagli avvocati Antonio Simone e Francesca Soluri. 
«Il Tar - commenta l'avvocato Simone - ordinando la trattazione in Consiglio comunale delle interpellanze, da una parte č intervenuto a difesa delle prerogative dei consiglieri dell'opposizione. Dall'altra č entrato nel merito del parere rilasciato dai tecnici del Comune. 
La sentenza - conclude - č un monito per chiunque deve svolgere un ruolo super partes». 
Rosario Faggiano