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precisazione di Giovanni Caputo, dei Ds
«La Giunta vanta meriti che non ha
VEGLIE - «L'Amministrazione si accaparra meriti che
appartengono ad altri». La riapertura del Convento dei francescani è
occasione di nuove polemiche. Il Ds Giovanni Caputo, ex assessore ai
lavori pubblici durante le amministrazioni di centrosinistra, interviene
per «ricordare» la storia di un «recupero costato due miliardi e seicento
milioni di vecchie lire». Come è noto, la manifestazione d'inaugurazione
dell'antico monumento si è svolta sabato scorso, nell'ambito della «prima
settimana della cultura» organizzata dall'attuale Amministrazione di
centrodestra guidata dal sindaco Robertò Carlà.
«La riapertura alla cittadinanza del Convento - afferma Caputo - avviene a
circa due anni dall'ultimazione dei lavori di restauro. Voluto dalla
passata amministrazione Greco, su sollecitazione degli architetti
Salvatore Favale e Giovanni Mattia, il progetto di ristrutturazione ha
coinvolto l'ingegnere Franco Gallo, direttore dei lavori, e gli ingegneri
Salvatore Russo, Gianni Patera, Claudio Scordari e Cosimo Casilli. Questa
equipe di tecnici - spiega - insieme all'impresa Bruno Stomeo, hanno
riconsegnato ai vegliesi un gioiello architettonico costruito dai
francescani nel 1579».
Caputo evidenzia poi il «difficile e complesso percorso» che è stato
necessario per individuare i finanziamenti e per recuperare un immobile
abbandonato da più di sessant'anni.
«Rimane da completare il restauro della chiesa annessa - aggiunge - e
decidere a chi affidare la gestione dell'importante stabile. E' passato
già tanto tempo e l'attuale amministrazione di centrodestra non è riuscita
a continuare la ristrutturazione. Fra qualche tempo - conclude - senza un
serio progetto di gestione, il Convento sarà richiuso e destinato ai
topi e alle
volpi».
Rosario Faggiano |