A Veglie
l'intervento dei carabinieri ha scongiurato il peggio
Tentata
estorsione, un arresto
A Surbo un 57enne è stato ammanettato per maltrattamenti
Al supermercato non per fare la spesa, ma per chiedere il
pizzo. Una richiesta condita da minacce. «Paga e ricordati che hai
famiglia». Così
Roberto Paglialunga, 39 anni, di Veglie,
già noto alle forze dell'ordine, si sarebbe presentato nel market «Di
meglio» gestito da
Francesco Ferì di Carmiano. Il punto
vendita è situato in via Bosco a Veglie e da qualche giorno Paglialunga si
sarebbe presentato per pretendere una tangente. Alla fine, però, il
commerciante, preoccupato dalle continue visite di Paglialunga, si è
rivolto ai carabinieri. I militari della stazione di Veglie insieme con
quelli della Compagnia di Campi, diretti dal tenente
Sante Picchi,
hanno «documentato» le visite nel market e, l'altra sera, hanno fatto
scattare le manette. Paglialunga, su disposizione del sostituto
procuratore di turno
Maria Consolata Moschettini,
è stato accompagnato in carcere con l'accusa di tentata estorsione. Questa
mattina è previsto l'interrogatorio davanti al gip
Ercole Aprile
per la convalida dell'arresto. Paglialunga è difeso dall'avvocato
Massimiliano Petrachi.
E con la stessa accusa di tentata estorsione - ma siamo ad un'altra
vicenda - i carabinieri di Surbo hanno arrestato
Oronzo De Santis,
57 anni, di Surbo. Le manette per lui sono scattate ieri pomeriggio. E'
accusato di aver picchiato la moglie perché si sarebbe rifiutata di
consegnargli 450 euro. Non sarebbe la prima volta che De Santis picchia la
donna. Finora, però, la moglie ha ritirato sempre le querele. Ieri
pomeriggio, però, per sfuggire la marito che l'avrebbe colpita con una
sedie, la donna ha composto il 112. L'intervento dei militari è stato
immediato, nonostante l'uomo avesse tentato di strappare i fili. De Santis
risponde anche di lesioni e di maltrattamenti in famiglia.
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