Un esposto
dell'assessore alle Attività produttive, Antonio Cascione
«La Procura indaghi sul ponte»
«Occorre valutare se gli atti in itinere siano pienamente legali»
veglie
Approda in Procura il completamento della circonvallazione. Ad inviare
l'esposto ai giudici è stato l'assessore alle Attività produttive
Antonio Cascione,
il quale nel documento spiega anche il perchè: «Non mi sembra logico e
dettato dal buon senso che l'Amministrazione provinciale persista nel
proposito di voler completare la circonvallazione realizzando un ponte su
una cava in attività».
Vale la pena ricordare che questa vicenda era già stata discussa in
prefettura a causa del licenziamenti di 15 operai da parte della ditta
Panarese. In quell'occasione i licenziamenti furono ritirati, la Provincia
ribadì la volontà e la legittimità di fare il ponte e di trattare in altra
sede un eventuale risarcimento all'azienda proprietaria dell'impianto
estrattivo.
Tuttavia Cascione con questa sua denuncia, inviata oltre che alla Procura
anche alla Corte dei Conti, al Prefetto, alla Provincia e a tutto il
consiglio comunale di Veglie, ripropone il problema del completamento
della circonvallazione, per il quale tra pochi giorni ci sarà la gara
d'appalto dei lavori. Con il suo esposto chiede ai destinatari che «si
occupino, ciascuno per la parte di propria competenza, della vicenda,
valutando se gli atti procedimentali in itinere siano pienamente legali,
legittimi sotto tutti i profili, e se non sia il caso di annullare le
procedure in corso per evitare sperpero di danaro pubblico».
Infine l'assessore alle Attività produttive ritiene che «occorre veramente
chiarire se si devono spendere milioni di euro per realizzare opere
pericolose, un ponte su una cava in cui viene usato materiale esplosivo,
quando invece sarebbe più logico e semplice deviare il tracciato su zone
agricole inedificate, coltivate ad olivo». |