tromba d'aria del 29.06.2003

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 01 luglio 2003 * "Gazzetta"

 

La tromba d'aria e la violenta grandinata hanno distrutto vigneti, colture di ortaggi e centinaia di alberi di olivo. Già chiesto lo stato di calamità
Maltempo, agricoltori in ginocchio
Danni ingenti a Leverano, Veglie e Copertino.
Ecco le aree maggiormente colpite


Sono ingenti i danni alle colture provocati dalla tromba d'aria che si è abbattuta improvvisamente domenica scorsa scorsa lungo la direttrice Veglie-Leverano-Copertino.
Ettari di vigneti distrutti, centinaia di alberi di ulivo capricciosamente mondati dalla furia devastatrice dell'uragano e le chiome sbattute a centinaia di metri di distanza. Le colture di ortaggi, tra cui angurie, meloni e peperoni, sono state devastate dai chicchi di grandine grossi come una noce, venuti giù insieme ad una pioggia torrenziale.
Mezz'ora di inferno è bastata per mandare in fumo speranze e risorse di centinaia di agricoltori. A questi vanno aggiunti i danni alle serre. In particolare nell'agro di Leverano la grandine ha devastato le coperture in vetro e, di conseguenza, i prodotti ortofloricoli che erano a dimora sotto le strutture. In alcuni casi quest'ultime hanno subito veri e propri cedimenti.
Per il momento non è ancora possibile quantificare i danni. Si sa solo che sono ingenti. Ora non resta che attendere i risultati dei sopralluoghi compiuti dagli ispettori provinciali dell'Agricoltura che in alcuni casi, come per Leverano, su sollecitazione del sindaco Cosimo Durante, sono già intervenuti nella mattinata di ieri.
Restando a Leverano, il primo cittadino si è già attivato per chiedere alla Regione Puglia lo stato di calamità. Durante ha anche interessato la Prefettura perchè intervenga la Protezione civile per arginare la pericolosità prodotta dalle decine di migliaia di schegge di vetro, sparse per le campagne e provenienti dalle coperture delle serre.
«Siamo rammaricati per quanto è successo - ha dichiarato il primo cittadino - tuttavia ci siamo mobilitati con urgenza perché venga riconosciuto il danno alle aziende colpite». L'Amministrazione sta valutando anche la possibilità di convocare un consiglio comunale monotematico, al fine di concordare con tutte le organizzazioni di categoria tutte le iniziative utili a fronteggiare lo stato di calamità e di crisi dell'intero comparto.
Stando ai primi sopralluoghi le località maggiormente coinvolte sono: Rodogaleta, Cavaliere, Gustapane. E poi ancora: Manieri, Chetta, Cellina, Albaro, Paladini e Macchia nuova. «E' come se l'uragano si muovesse lungo una mappa prestabilita - è stato lo sconsolante commento dell'assessore all'Agricoltura del Comune di Veglie, Antonio Cascione. Uliveti, vigneti e ortaggi devastati anche in questo feudo. Tra le più colpite risultano le località Cardo, Curti piccoli, Vocettina, Monteruga, Marchioni, Lardari, Santa Venia, la Madonnina, Corda di lana e Petti. Colpito anche il feudo in direzione Carmiano in località le Rene. E per questa mattina a Veglie si attendono gli ispettori per la verifica dei danni.
A Copertino la tromba d'aria ha creato qualche scompiglio, scaraventando pericolosamente per decine di metri i tavoli di alcuni bar e distruggendo alcune antenne tv. Ma i danni maggiori si sono verificati nelle campagne, nell'area compresa tra Carmiano e Leverano, ovvero le località Paraita, Tenente, Corso, Fria, Tinore e Olmo. Il responsabile del settore Attività produttive, Giuseppe Guida, ha già predisposto degli stampati a disposizione delle aziende che vorranno segnalare i danni. Tra questi anche il coordinatore provinciale di Acliterra, Carlo Tarantino, il quale ha chiesto l'attivazione delle procedure che, in base alla legge 185/92, riconoscano le provvidenze economiche per i danni subiti.
Giovanni Greco