La tromba
d'aria e la violenta grandinata hanno distrutto vigneti,
colture di ortaggi e centinaia di alberi di olivo. Già chiesto
lo stato di calamità Maltempo,
agricoltori in ginocchio Danni ingenti a Leverano, Veglie e Copertino.
Ecco
le aree maggiormente colpite
Sono ingenti i danni alle colture provocati
dalla tromba d'aria che si è abbattuta improvvisamente
domenica scorsa scorsa lungo la direttrice
Veglie-Leverano-Copertino. Ettari di vigneti distrutti,
centinaia di alberi di ulivo capricciosamente mondati dalla
furia devastatrice dell'uragano e le chiome sbattute a
centinaia di metri di distanza. Le colture di ortaggi, tra cui
angurie, meloni e peperoni, sono state devastate dai chicchi
di grandine grossi come una noce, venuti giù insieme ad una
pioggia torrenziale. Mezz'ora di inferno è bastata per
mandare in fumo speranze e risorse di centinaia di
agricoltori. A questi vanno aggiunti i danni alle serre. In
particolare nell'agro di Leverano la grandine ha devastato le
coperture in vetro e, di conseguenza, i prodotti ortofloricoli
che erano a dimora sotto le strutture. In alcuni casi
quest'ultime hanno subito veri e propri cedimenti. Per il
momento non è ancora possibile quantificare i danni. Si sa
solo che sono ingenti. Ora non resta che attendere i risultati
dei sopralluoghi compiuti dagli ispettori provinciali
dell'Agricoltura che in alcuni casi, come per Leverano, su
sollecitazione del sindaco Cosimo
Durante, sono già intervenuti nella
mattinata di ieri. Restando a Leverano, il primo cittadino
si è già attivato per chiedere alla Regione Puglia lo stato di
calamità. Durante ha anche interessato la Prefettura perchè
intervenga la Protezione civile per arginare la pericolosità
prodotta dalle decine di migliaia di schegge di vetro, sparse
per le campagne e provenienti dalle coperture delle serre.
«Siamo rammaricati per quanto è successo - ha dichiarato
il primo cittadino - tuttavia ci siamo mobilitati con urgenza
perché venga riconosciuto il danno alle aziende colpite».
L'Amministrazione sta valutando anche la possibilità di
convocare un consiglio comunale monotematico, al fine di
concordare con tutte le organizzazioni di categoria tutte le
iniziative utili a fronteggiare lo stato di calamità e di
crisi dell'intero comparto. Stando ai primi sopralluoghi
le località maggiormente coinvolte sono: Rodogaleta,
Cavaliere, Gustapane. E poi ancora: Manieri, Chetta, Cellina,
Albaro, Paladini e Macchia nuova. «E' come se l'uragano si
muovesse lungo una mappa prestabilita - è stato lo sconsolante
commento dell'assessore all'Agricoltura del Comune di Veglie, Antonio Cascione.
Uliveti, vigneti e ortaggi devastati anche in questo feudo.
Tra le più colpite risultano le località Cardo, Curti piccoli,
Vocettina, Monteruga, Marchioni, Lardari, Santa Venia, la
Madonnina, Corda di lana e Petti. Colpito anche il feudo in
direzione Carmiano in località le Rene. E per questa mattina a
Veglie si attendono gli ispettori per la verifica dei danni.
A Copertino la tromba d'aria ha creato qualche scompiglio,
scaraventando pericolosamente per decine di metri i tavoli di
alcuni bar e distruggendo alcune antenne tv. Ma i danni
maggiori si sono verificati nelle campagne, nell'area compresa
tra Carmiano e Leverano, ovvero le località Paraita, Tenente,
Corso, Fria, Tinore e Olmo. Il responsabile del settore
Attività produttive, Giuseppe
Guida, ha già predisposto degli stampati
a disposizione delle aziende che vorranno segnalare i danni.
Tra questi anche il coordinatore provinciale di Acliterra, Carlo Tarantino, il quale
ha chiesto l'attivazione delle procedure che, in base alla
legge 185/92, riconoscano le provvidenze economiche per i
danni subiti.
Giovanni Greco
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