VEGLIE/
Ieri si è svolto in Prefettura un incontro sulla vertenza Panarese tra
sindacati, l'imprenditore, l'associazione delle piccole imprese e la
Provincia di Lecce
«I licenziamenti? La colpa non è del ponte che costruiremo sulla cava»
«Non esiste alcuna correlazione diretta
tra i licenziamenti decisi dalla ditta Panarese e il completamento della
circonvallazione stradale che realizzato dalla Provincia di Lecce».
Luigino Sergio, direttore generale di Palazzo dei Celestini mette la
parola fine ad una vicenda, iniziata qualche settimana fa, che aveva visto
il ponte che dovrà attraversare la cava di proprietà della ditta Panarese,
responsabile dei licenziamenti di 12 operai. Per dirla tutta, era stata la
stessa azienda e il sindacato a sostenere questa tesi, ripresa poi dalla
maggioranza di centrodestra del comune di Veglie che con un ordine del
giorno aveva chiesto alla Provincia di sospendere la gara per la
costruzione del ponte e di studiare un tracciato alternativo per
salvaguardare i posti di lavoro.
Con l'incontro di ieri in Prefettura, convocato dal rappresentante del
Governo Gianfranco Casilli, a cui hanno partecipato il sindaco di Veglie
Roberto Carlà, la ditta Panarese, la Provincia, i sindacati e i
rappresentanti dell'Api, si è definitivamente usciti dall'equivoco e fatta
chiarezza su questa vertenza. L'imprenditore, da parte sua, si è impegnato
a non licenziare gli operai ed, eventualemente, ad attivare la cassa
integrazione, impegno che peraltro aveva già preso a Veglie.
«Sulla base dei risultati di un'indagine, richiesta ed eseguita nella
scorsa settimana dall'Ufficio minerario della Regione Puglia - spiega
ancora il direttore generale della Provincia - è emerso che la riduzione
di attività strettamente correlata alla realizzazione del tracciato, è
stimabile in massimo 135 giorni, fatte salve eventuali deroghe alle norme
in materia di distanze che potranno essere successivamente valutate
congiuntamente alla Provincia stessa. In sostanza - afferma Luigino Sergio
- il completamente della circonvallazione interferisce con l'attività
estrattiva causandone solo una riduzione, un rallentamento, non il blocco
totale, come inizialmente prospettato dall'imprenditore».
Ora inizierà una trattativa tra la ditta Panarese e la stessa Provincia
per valutare eventuali «effetti economici del rallentamento della
produzione». Per questa ragione si è deciso che il prossimo primo agosto
si svolgerà a Palazzo dei Celestini un incontro tecnico per cominciare a
discutere per decidere a quali distanze dal ponte la ditta potrà
continuare la produzione e, come detto, degli eventuali effetti economici
del rallentamento della produzione, cioè dei mancati introiti che la
realizzazione di quest'opera comporta all'imprenditore. La gara d'appalto
per la costruzione del viadotto che attraverserà la cava, quindi, si
svolgerà regolarmente il 6 settembre prossimo, anche perchè dall'incontro
è emerso, conclude Sergio, «la conferma della rilevanza pubblica del
progetto e del valore dello stesso in termini di bilanciamento tra costi,
diretti e indiretti, e benefici». |