I licenziamenti?
la colpa non è del ponte che costruiremo sulla cava

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 29 luglio 2003 * "Gazzetta"

 

VEGLIE/ Ieri si è svolto in Prefettura un incontro sulla vertenza Panarese tra sindacati, l'imprenditore, l'associazione delle piccole imprese e la Provincia di Lecce
«I licenziamenti? La colpa non è del ponte che costruiremo sulla cava»

 

«Non esiste alcuna correlazione diretta tra i licenziamenti decisi dalla ditta Panarese e il completamento della circonvallazione stradale che realizzato dalla Provincia di Lecce». Luigino Sergio, direttore generale di Palazzo dei Celestini mette la parola fine ad una vicenda, iniziata qualche settimana fa, che aveva visto il ponte che dovrà attraversare la cava di proprietà della ditta Panarese, responsabile dei licenziamenti di 12 operai. Per dirla tutta, era stata la stessa azienda e il sindacato a sostenere questa tesi, ripresa poi dalla maggioranza di centrodestra del comune di Veglie che con un ordine del giorno aveva chiesto alla Provincia di sospendere la gara per la costruzione del ponte e di studiare un tracciato alternativo per salvaguardare i posti di lavoro.
Con l'incontro di ieri in Prefettura, convocato dal rappresentante del Governo Gianfranco Casilli, a cui hanno partecipato il sindaco di Veglie Roberto Carlà, la ditta Panarese, la Provincia, i sindacati e i rappresentanti dell'Api, si è definitivamente usciti dall'equivoco e fatta chiarezza su questa vertenza. L'imprenditore, da parte sua, si è impegnato a non licenziare gli operai ed, eventualemente, ad attivare la cassa integrazione, impegno che peraltro aveva già preso a Veglie.
«Sulla base dei risultati di un'indagine, richiesta ed eseguita nella scorsa settimana dall'Ufficio minerario della Regione Puglia - spiega ancora il direttore generale della Provincia - è emerso che la riduzione di attività strettamente correlata alla realizzazione del tracciato, è stimabile in massimo 135 giorni, fatte salve eventuali deroghe alle norme in materia di distanze che potranno essere successivamente valutate congiuntamente alla Provincia stessa. In sostanza - afferma Luigino Sergio - il completamente della circonvallazione interferisce con l'attività estrattiva causandone solo una riduzione, un rallentamento, non il blocco totale, come inizialmente prospettato dall'imprenditore».
Ora inizierà una trattativa tra la ditta Panarese e la stessa Provincia per valutare eventuali «effetti economici del rallentamento della produzione». Per questa ragione si è deciso che il prossimo primo agosto si svolgerà a Palazzo dei Celestini un incontro tecnico per cominciare a discutere per decidere a quali distanze dal ponte la ditta potrà continuare la produzione e, come detto, degli eventuali effetti economici del rallentamento della produzione, cioè dei mancati introiti che la realizzazione di quest'opera comporta all'imprenditore. La gara d'appalto per la costruzione del viadotto che attraverserà la cava, quindi, si svolgerà regolarmente il 6 settembre prossimo, anche perchè dall'incontro è emerso, conclude Sergio, «la conferma della rilevanza pubblica del progetto e del valore dello stesso in termini di bilanciamento tra costi, diretti e indiretti, e benefici».