dall'opposizione accuse infondate
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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 14 dicembre 2002 * "Gazzetta"
La replica del presidente Valerio Armonico «Dall'opposizione accuse infondate»
VEGLIE - «C'è una volontà palese di strumentalizzare l'opinione pubblica diffondendo notizie tendenziose e infondate». E' questa la risposta del presidente del Consiglio Valerio Armonico agli attacchi dell'opposizione di centrosinistra. Quest'ultima, nei giorni scorsi, ha presentato una proposta di deliberazione con la quale chiede di «revocare» ad Armonico l'attuale incarico consiliare per «inadempienze connesse ai compiti affidatigli dallo Statuto». La vicenda è scaturita dopo la mancata convocazione di un'Assemblea cittadina, richiesta dal centrosinistra per «verificare il funzionamento degli organi del Comune». Per tutto ciò l'opposizione si è pure rivolta al Prefetto. «Secondo quanto sostiene la minoranza - dice Armonico - il mio comportamento istituzionale non sarebbe stato conforme a quanto previsto dal nostro regolamento consiliare. Essa, invece, dovrebbe approfondire meglio la lettura della normativa richiamata, nonché la mia nota di risposta alla richiesta di convocazione del Consiglio comunale, alla quale era allegata anche la relazione motivata degli Uffici preposti. Se l'opposizione facesse ciò, emergerebbe inequivocabilmente l'infondatezza di quanto da essa dichiarato pubblicamente. Questa vicenda dimostra, ancora una volta, che l'opposizione cerca soltanto di strumentalizzare l'opinione pubblica. L'Organo consiliare -conclude - avrà, comunque, la possibilità di valutare la funzione svolta dell'Ufficio di Presidenza che è stata sempre espletata con neutralità e correttezza». Intanto, il sindaco e tutta la maggioranza di centrodestra hanno immediatamente espresso piena solidarietà ad Armonico. «Condividiamo - scrivono - il corretto e leale operato del presidente Armonico e condanniamo il violento attacco strumentale dell'opposizione che paventa un ricorso alla Procura, non si saper quali reati. Esso appare nient'altro che un tentativo di farsi gratuita pubblicità». di R. F.
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