canalone, opera inutile e irregolare

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 23 gennaio 2003 * "Gazzetta"

 

Opposizione e Comitato civico tentano di sbarrare la strada agli elaborati per il rischio idrogeologico
«Canalone, opera inutile e irregolare»
Il centrosinistra si è rivolto pure alla Direzione «Politica Regionale» di Bruxelles
Diffidato anche l'ingegnere comunale a «proseguire l'iter del progetto»

VEGLIE  «Guerra» totale sul «canalone». Il Comitato che si oppone alla realizzazione dell'opera e la minoranza di centrosinistra sono decisi ad andare fino in fondo. Nei giorni scorsi, alla scadenza dei termini per la presentazione delle opposizioni contro il progetto approvato alla fine del 2002, sono state presentate diverse osservazioni.
Fra queste vi sono quelle, sottoscritte da 1185 cittadini, promosse dal Comitato presieduto da Francesco Mattia e da Mariagrazia De Tommasi e altre ancora presentate dai consiglieri comunali Alessandro Aprile, Mario Aprile, Giovanni Cipolla, Giuseppe Cutrino, Antonio Greco, Giovanni Parente e Oronzo Sabato. Questi ultimi hanno scritto, inoltre, all'Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici di Bari e alla Direzione Generale «Politica Regionale» della Commissione Europea di Bruxelles. Contestualmente, tramite un avvocato, la minoranza ha pure diffidato l'ingegnere Antonio Greco, responsabile dell'Ufficio tecnico comunale e del procedimento amministrativo, «a proseguire nell'iter del progetto se prima non si chiariscono le irregolarità riscontrate».
Ma andiamo con ordine. Come detto alcune osservazioni sono state presentate dal Comitato contro il canalone, il quale evidenzia «l'inutilità della realizzazione dell'enorme fossato, largo quattro metri e mezzo e profondo fino a cinque metri». Il Comitato sostiene, fra l'altro, che la realizzazione del primo lotto «non ha nessuna utilità pubblica» e che il rischio di allagamenti del territorio si è «molto ridimensionato dopo il 1996, anche grazie all'esistenza della circonvallazione».
L'opposizione consiliare, da parte sua, ha presentato sette osservazioni molto articolate. Una riguarda la procedura di «Valutazione di impatto ambientale». Questa, ritenuta essenziale dalla minoranza e considerata «opportuna» anche dal Responsabile del Settore Urbanistica del comune, «non figura tra gli allegati del progetto». Un'altra osservazione evidenzia la mancanza del parere, «non vincolante ma obbligatorio», della Commissione Urbanistica Comunale. L'opposizione si sofferma, quindi, su aspetti partecipativi («mancato coinvolgimento della società vegliese») e su aspetti procedurali. Essa sostiene, ad esempio, che l'approvazione del progetto preliminare, avvenuta in Consiglio comunale, è di competenza della Giunta. Un'osservazione pone l'accento anche sull'assenza di coinvolgimento di altri Enti interessati alla realizzazione dell'opera (Enel, Acquedotto, Provincia e Consorzio di Bonifica di Arneo). «Praticamente - scrivono i consiglieri di minoranza - il progetto si avvale della sola relazione tecnica dei progettisti incaricati».
Con la lettera indirizzata a Bari e a Bruxelles, infine, riprendendo in larga parte i contenuti delle osservazioni presentate al Comune, l'opposizione ha segnalato le «irregolarità procedurali» e le «difformità progettuali» che si sarebbero verificate durante l'iter già espletato.
Per tutto ciò ha «invitato», con diffida legale, il Responsabile dell'Ufficio Tecnico comunale a «bloccare» il procedimento amministrativo del «canalone».
Rosario Faggiano