Opposizione
e Comitato civico tentano di sbarrare la strada agli elaborati per il
rischio idrogeologico
«Canalone,
opera inutile e irregolare»
Il
centrosinistra si è rivolto pure alla Direzione «Politica Regionale» di
Bruxelles
Diffidato
anche l'ingegnere comunale a «proseguire l'iter del progetto»
VEGLIE «Guerra» totale sul «canalone».
Il Comitato che si oppone alla realizzazione dell'opera e la minoranza di
centrosinistra sono decisi ad andare fino in fondo. Nei giorni scorsi,
alla scadenza dei termini per la presentazione delle opposizioni contro il
progetto approvato alla fine del 2002, sono state presentate diverse
osservazioni.
Fra queste vi sono quelle, sottoscritte da 1185 cittadini, promosse dal
Comitato presieduto da Francesco Mattia e da Mariagrazia De Tommasi e
altre ancora presentate dai consiglieri comunali Alessandro Aprile, Mario
Aprile, Giovanni Cipolla, Giuseppe Cutrino, Antonio Greco, Giovanni
Parente e Oronzo Sabato. Questi ultimi hanno scritto, inoltre,
all'Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici di Bari e alla Direzione
Generale «Politica Regionale» della Commissione Europea di Bruxelles.
Contestualmente, tramite un avvocato, la minoranza ha pure diffidato
l'ingegnere Antonio Greco, responsabile dell'Ufficio tecnico comunale e
del procedimento amministrativo, «a proseguire nell'iter del progetto se
prima non si chiariscono le irregolarità riscontrate».
Ma andiamo con ordine. Come detto alcune osservazioni sono state
presentate dal Comitato contro il canalone, il quale evidenzia «l'inutilità
della realizzazione dell'enorme fossato, largo quattro metri e mezzo e
profondo fino a cinque metri». Il Comitato sostiene, fra l'altro, che la
realizzazione del primo lotto «non ha nessuna utilità pubblica» e che
il rischio di allagamenti del territorio si è «molto ridimensionato dopo
il 1996, anche grazie all'esistenza della circonvallazione».
L'opposizione consiliare, da parte sua, ha presentato sette osservazioni
molto articolate. Una riguarda la procedura di «Valutazione di impatto
ambientale». Questa, ritenuta essenziale dalla minoranza e considerata «opportuna»
anche dal Responsabile del Settore Urbanistica del comune, «non figura
tra gli allegati del progetto». Un'altra osservazione evidenzia la
mancanza del parere, «non vincolante ma obbligatorio», della Commissione
Urbanistica Comunale. L'opposizione si sofferma, quindi, su aspetti
partecipativi («mancato coinvolgimento della società vegliese») e su
aspetti procedurali. Essa sostiene, ad esempio, che l'approvazione del
progetto preliminare, avvenuta in Consiglio comunale, è di competenza
della Giunta. Un'osservazione pone l'accento anche sull'assenza di
coinvolgimento di altri Enti interessati alla realizzazione dell'opera (Enel,
Acquedotto, Provincia e Consorzio di Bonifica di Arneo). «Praticamente -
scrivono i consiglieri di minoranza - il progetto si avvale della sola
relazione tecnica dei progettisti incaricati».
Con la lettera indirizzata a Bari e a Bruxelles, infine, riprendendo in
larga parte i contenuti delle osservazioni presentate al Comune,
l'opposizione ha segnalato le «irregolarità procedurali» e le «difformità
progettuali» che si sarebbero verificate durante l'iter già espletato.
Per tutto ciò ha «invitato», con diffida legale, il Responsabile
dell'Ufficio Tecnico comunale a «bloccare» il procedimento
amministrativo del «canalone».
Rosario Faggiano
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