Il consigliere regionale
diessino Antonio Maniglio ha presentanto un'
interrogazione
«a risposta scritta»
«Ritirare il
finanziamento:
scaduti i termini per la presentazione del
progetto esecutivo»
La questione del «canalone»
è sul tavolo del Presidente del Consiglio Regionale Mario De Cristofaro. Dopo l'assemblea pubblica
organizzata nei giorni scorsi da un «comitato» di cittadini che
lottano contro la realizzazione dell'opera, il consigliere
regionale Antonio
Maniglio (Ds) ha
presentato una interrogazione «a risposta scritta» alla quale
dovranno fare seguito il Presidente della Giunta Raffaele Fitto e l'assessore ai lavori pubblici
Felice Amodio.
Il progetto, che nelle intenzioni dovrebbe evitare il rischio di
allagamenti, prevede, all'esterno del tracciato della
circonvallazione, la costruzione di un canale lungo 6 chilometri,
largo 6 metri e profondo da 4 a 6 metri. Maniglio sostiene che il
«canalone» è privo dell'«analisi di sostenibilità
ambientale, ossia della valutazione dei seguenti fattori
ambientali: degrado del suolo, ambiente urbano, paesaggio e
patrimonio culturale, qualità acqua; di conseguenza non è stata
prodotta la valutazione di impatto ambientale, né la valutazione
strategica esplicitamente richiesta dal bando».
«L'opera in questione - afferma il consigliere regionale - se
realizzata, provocherebbe uno stravolgimento del territorio».
Secondo Maniglio, infine, il finanziamento concesso al comune di
Veglie dovrebbe, comunque, essere annullato perché sarebbero già
«abbondantemente» trascorsi i termini fissati per la
presentazione, alla Regione, del progetto esecutivo. Per tali
ragioni l'esponente dei Ds chiede «se al comune di Veglie è
stata già comunicata la revoca del finanziamento e i motivi per
i quali il progetto è stato ammesso nonostante allo stesso non
siano stati allegati i documenti relativi alla valutazione
ambientale». Maniglio conclude chiedendo di voler valutare «anche
in sede di verifica del Por, e relativamente alla misura
riguardante il dissesto idrogeologico, l'opportunità di
privilegiare gli interventi che non prevedono una
cementificazione del territorio bensì quelli che intervengono su
fattori naturali come il ripristino delle vore».
Rosario Faggiano
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