Cane mordace:
condannati Asl e Comune
Gallipoli. Un cane randagio aggredì un motociclista. Era il 26 aprile del 1999;
ora Comune ed Asl devono pagare i danni. Lo ha stabilito il giudice di
pace Luigi Basurto che ha condannato i due enti a risarcire con
quattromila euro un giovane motociclista che a causa dell'aggressione
cadde per terra e venne azzannato dall'animale. Comune ed Asl sono stati
condannati perché spetta loro recuperare e ricoverare i randagi.
Sentenza
del giudice di pace per un episodio del 1999
Randagio aggredisce passante
Comune e Asl paghino i danni
Se il cane
randagio aggredisce un motociclista, il Comune e la Asl devono pagare i
danni. Lo ha stabilito il giudice di pace Luigi Basurto
che, nei giorni scorsi, ha condannato i due enti a risarcire il
malcapitato. Così il morso del randagio costerà quasi quattromila euro
alle casse pubbliche.
Il giudice di pace ha accolto le richieste dell'avvocato Luigi
Suez, difensore del giovane azzannato dall'animale.
L'episodio risale al 26 aprile del 99. Il motociclista, Gianluca
Scialpi, 29 anni, di Gallipoli, era nei pressi del Lido San
Giovanni, quando, intorno alle 17.45, venne aggredito da un cane
randagio di grossa stazza. Il giovane perse il controllo del mezzo e
cadde per terra. Il cane non mollò la presa, ma aggredì il
motociclista mordendogli l'avambraccio sinistro.
Comune e Asl sono stati condannati perché spetta a loro recuperare e
ricoverare i cani randagi per tutelare l'incolumità pubblica. Ai due
enti, infatti, sono riservati dei ruoli ben precisi: la costruzione e la
gestione dei canili e la custodia degli animali catturati sono attività
che gravano sulle casse del Comune, mentre tutte le funzioni di natura
tecnica-sanitaria come la profilassi, la sterilizzazione e il recupero
di randagi competono alla Asl.
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