La cava non fermerà i lavori
da Gazzetta del Mezzogiorno, del 5 Aprile 2001
VEGLIE/Interviene l'assessore ai Lavori pubblici della Provincia, Mario Mangione
Martedì è stato fatto un sopralluogo per valutare la situazione
«Bisogna tenere conto che è mutato lo stato dei luoghi»
VEGLIE - La costruzione della circonvallazione proseguirà regolarmente solo per quella parte che è possibile realizzare senza intoppi.Per il momento, cioè, il problema della cava che impedisce il completamento dell'opera nel tratto che dovrebbe collegare le strade provinciali per Salice e per Monterruga-San Pancrazio, non influirà sull'andamento dei lavori. Martedì scorso l'assessore provinciale ai lavori pubblici Mario Mangione; insieme ai tecnici e a rappresentanti dell'impresa titolare dell'appalto, ha effettuato un sopralluogo per valutare direttamente la situazione.
«Nella zona interessata dalla cava - dice l'assessore - abbiamo bisogno di un po' di tempo in più. Dobbiamo valutare le possibili soluzioni tecniche tenendo presente ogni aspetto giuridico e, soprattutto, economico delle varie ipotesi».Nei giorni scorsi, per risolvere il problema, si era pensato alla realizzazione di un ponte o di una variante, entrambe soluzioni che comportano costi aggiuntivi, specialmente adottando la prima delle due opzioni. «Oggettivamente - aggiunge Mangione - oggi è mutato lo stato dei luoghi. Secondo l'ufficio legale della provincia questa variazione è avvenuta in modo legittimo ed è perciò impossibile obbligare i proprietari della cava a ripristinare la situazione esistente al momento della progettazione dell'opera.
A questo punto continua - l'assessore - bisogna comportarsi in maniera razionale, come un buon padre di famiglia, Se si vuole realizzare la strada si deve individuare un altro percorso tecnico, amministrativo e finanziario rispetto a quello originario. Questa riflessione è necessaria ed è fuori da ogni polemica che, ormai,è del tutto superflua». Il riferimento è alle dichiarazioni di Antonio Greco, ex sindaco di Veglie e attuale esponente dell'opposizione di centrosinistra, il quale ha assunto una posizione critica rispetto alla questione. «Io sto lavorando in perfetta buona fede - conclude l'assessore Mangione - per risolvere il problema.
E' logico che il discorso economico influirà molto sulla decisione finale e che, valutate anche attentamente le condizioni tecniche e le posizioni giuridiche, dovremo scegliere la soluzione migliore che possa anche non danneggiare nessuno dal punto di vista economico e sociale». Ciò può voler significare che l'idea di oltrepassare la cava con un ponte è già stata scartata, e che l'orientamento è quello di progettare una variante. La costruzione del ponte comporterebbe, infatti, un costo molto elevato e la necessità di disporre di diversi miliardi per espropriare la cava.
Rosario Faggiano