Parla l'opposizione
«I consiglieri del Cdl sapranno essere davvero
coerenti?»
VEGLIE. L'opposizione presenta ironicamente una
«breve storia del carnevale vegliese». A proposito
della crisi amministrativa in atto e in seguito alle
«voci» che darebbero per imminente il rientro del
Cdl nella maggioranza, intervengono i consiglieri
d'opposizione Alessandro Aprile e Antonio Greco. «Meno
di due mesi fa - sostengono - un manifesto a cura di
Insieme per Veglie aveva per titolo: "An
anticipa il carnevale". Il testo faceva
riferimento alla nota vicenda dell'ex assessore ai
Lavori pubblici Claudio Paladini e al suo clamoroso
dietrofront. A distanza di due mesi - si chiedono
Aprile e Greco - la storia si ripeterà? Dobbiamo
forse preparare un manifesto simile al precedente
col titolo: "Il Cdl partecipa al
carnevale?" Noi crediamo, e speriamo, di no. La
posta in gioco è grande per i tre consiglieri del
Cdl, ma in modo particolare per l'assessore
dimissionario Maurizio Spagnolo».
«Dopo la sfiducia del sindaco a Oronzo Sabato -
continuano - l'intero gruppo del Cdl ha dichiarato
in modo pubblico l'uscita dalla maggioranza, sancita
in modo forte dalle dimissioni dell'assessore
Spagnolo. Quest'ultimo ha spiegato ai cittadini i
motivi delle sue dimissioni usando parole
pronunciate con amarezza ma anche con tanta
fermezza. L'opinione pubblica è rimasta colpita dal
gesto: un politico così giovane faceva scuola di
onestà intellettuale e coerenza politica,
assumendosi le responsabilità di quanto affermava.
In tanti si sono complimentati con Spagnolo, per il
coraggio dimostrato nel saper rinunciare ad un
incarico amministrativo di prestigio».
Secondo i consiglieri comunali Aprile e Greco «dopo
queste affermazioni, lo strappo può essere solo
definitivo e insanabile. In caso contrario -
aggiungono - se le voci di piazza dovessero
risultare vere (noi siamo convinti di no), i tre
consiglieri dovranno spiegare ai cittadini i motivi
per cui si rimangiano un mese di pubbliche
dichiarazioni. A questo punto è necessaria,
comunque, la convocazione urgente di un consiglio
comunale per discutere della crisi».
Rosario Faggiano
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