I consiglieri del Cdl sapranno essere davvero coerenti?

stampa - torna - chiudi...

da: Gazzetta del Mezzogiorno, 26 gennaio 2002 * "Politica"

 

Parla l'opposizione
«I consiglieri del Cdl sapranno essere davvero coerenti?»


VEGLIE. L'opposizione presenta ironicamente una «breve storia del carnevale vegliese». A proposito della crisi amministrativa in atto e in seguito alle «voci» che darebbero per imminente il rientro del Cdl nella maggioranza, intervengono i consiglieri d'opposizione Alessandro Aprile e Antonio Greco. «Meno di due mesi fa - sostengono - un manifesto a cura di Insieme per Veglie aveva per titolo: "An anticipa il carnevale". Il testo faceva riferimento alla nota vicenda dell'ex assessore ai Lavori pubblici Claudio Paladini e al suo clamoroso dietrofront. A distanza di due mesi - si chiedono Aprile e Greco - la storia si ripeterà? Dobbiamo forse preparare un manifesto simile al precedente col titolo: "Il Cdl partecipa al carnevale?" Noi crediamo, e speriamo, di no. La posta in gioco è grande per i tre consiglieri del Cdl, ma in modo particolare per l'assessore dimissionario Maurizio Spagnolo».
«Dopo la sfiducia del sindaco a Oronzo Sabato - continuano - l'intero gruppo del Cdl ha dichiarato in modo pubblico l'uscita dalla maggioranza, sancita in modo forte dalle dimissioni dell'assessore Spagnolo. Quest'ultimo ha spiegato ai cittadini i motivi delle sue dimissioni usando parole pronunciate con amarezza ma anche con tanta fermezza. L'opinione pubblica è rimasta colpita dal gesto: un politico così giovane faceva scuola di onestà intellettuale e coerenza politica, assumendosi le responsabilità di quanto affermava. In tanti si sono complimentati con Spagnolo, per il coraggio dimostrato nel saper rinunciare ad un incarico amministrativo di prestigio».
Secondo i consiglieri comunali Aprile e Greco «dopo queste affermazioni, lo strappo può essere solo definitivo e insanabile. In caso contrario - aggiungono - se le voci di piazza dovessero risultare vere (noi siamo convinti di no), i tre consiglieri dovranno spiegare ai cittadini i motivi per cui si rimangiano un mese di pubbliche dichiarazioni. A questo punto è necessaria, comunque, la convocazione urgente di un consiglio comunale per discutere della crisi».
Rosario Faggiano