Un'opera da oltre
tre miliardi che dovrebbe evitare gli allagamenti. Ma contro il progetto
ci sono ben 35 ricorrenti. Ed ora è stata convocata un'assemblea
pubblica
Tutti contro il «canalone»
Secondo gli oppositori, impoverirebbe i terreni
VEGLIE Entra nel vivo la mobilitazione contro il «canalone».
L'opera, che dovrebbe fronteggiare il rischio di allagamenti, potrebbe
avere l'approvazione definitiva in un prossimo consiglio comunale. Allo
stato attuale, infatti, è già stata adottata la variante al Piano
regolatore generale per consentire la realizzazione del primo stralcio
del progetto (tre miliardi 331milioni), ma contro di essa ci sono già
trentacinque ricorrenti, compreso l'ex sindaco di Veglie Elio Spagnolo.
Questa sera, dunque, alle 18.30, presso l'ex palazzo del mobile in via
Carducci, si terrà un'assemblea pubblica, promossa dal «Comitato
contro la costruzione del canalone». Lo scopo della manifestazione è
quella di valutare l'opportunità di intraprendere «nuove iniziative
per opporsi all'approvazione del progetto». Secondo gli organizzatori,
rappresentati da Francesco Mattia, «l'opera, che prevede la
realizzazione di un canale, protetto da un argine alto fino a sei metri,
lungo sei chilometri e largo sei metri, se fosse realizzata
determinerebbe l'impoverimento collettivo del paese, poiché circa
cinquecento ettari di terreni, in buona parte di prima classe,
verrebbero sottratti alla produzione agricola e centinaia di piccole
imprese (sono previsti 127 espropri - ndr.) scomparirebbero dal sistema
produttivo agricolo».
Durante l'assemblea, peraltro, il Comitato evidenzierà l'impatto
ambientale dell'opera. Per tale ragione sono stati invitati a
partecipare alla manifestazione anche i rappresentanti provinciali di
Italia Nostra e di Legambiente.
Contro il canalone, nei giorni scorsi, si è dichiarata pure
l'opposizione di centrosinistra. «Auspichiamo - dice Alessandro Aprile
- che venga considerata la portata delle varie osservazioni presentate.
Un ripensamento sulla questione e un passo indietro rispetto al
progetto, voluto e difeso a tutti i costi dall'attuale Amministrazione,
farebbe onore alla maggioranza».
Il vicesindaco Lorenzo Catamo, da parte sua, afferma: «Il problema del
canalone esiste e l'Amministrazione vuole affrontarlo con serietà,
anche perché, al di là delle facili strumentalizzazioni politiche,
siamo tutti cittadini di Veglie e perciò vogliamo operare per il bene
comune. Per questi motivi noi abbiamo intenzione di programmare
prossimamente alcuni incontri con tutta la cittadinanza, alla presenza
dei tecnici progettisti, per discutere del problema».
Rosario Faggiano
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