veglie, tutti contro il progetto del canalone

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da: Corriere del Mezzogiorno-Puglia, 23 gennaio 2003 * "Gazzetta"

 

L'Amministrazione Comunale: "Va realizzato contro il rischio idrogeologico, pronti i volantini". Spunta una petizione
VEGLIE, tutti contro il progetto del Canalone. E il sindaco fa il porta a porta

 - Un Canalone contro il rischio allagamenti? La maggioranza lo invoca, l'opposizione di centrosinistra lo osteggia: <<Un'opera inutile e dannosa - si sostiene - che non risolve il problema degli allagamenti e non è eco compatibile». Questo il giudizio lapidario di Alessandro Aprile, consigliere di minoranza, fra i più agguerriti oppositori del progetto dell'Amministrazione comunale per la prevenzione del rischio idrogeologico, contro le eccezionali precipitazioni che hanno interessato il comune salentino, dichiarato «ad alto rischio idrogeologico».
Ed i cittadini? Si trovano tra due fuochi, costretti nel mezzo di una morsa della quale avvertono sì il peso ma non ne comprendono ( .... forse) il motivo. Parte di essi si è organizzato in un comitato civico che ha chiamato a raccolta oltre 1700 aderenti, con l'acquisizione di altrettante firme: «Il popolo dei contrari» li ha definiti qualcuno. A cosa? Al «canalone della discordia», naturalmente. Gli altri, invece, il nucleo più consistente, non si schierano. Attendono di conoscere, di sapere, di capire le posizioni.
L'Amministrazione comunale, frattanto, si mobilita, scegliendo la via più breve, quella più diretta ed immediata. «0 voi da noi o noi... da voi», recita da queste parti lo slogan  di una nota concessionaria di autovetture. Ed è così che Roberto Carlà, sindaco di Veglie nonché stimato e giovane medico, ha deciso di entrare nelle abitazioni di tutti i suoi concittadini. Come? Con una forma insolita per qualcuno, ma comunque efficace. Una lettera aperta, che sarà trasmessa nei prossimi giorni ai vegliesi, assieme all'House Organ che il Comune all'House Organ e e il Comune ha affidato alla stessa società che gestisce l'ufficio comunicazione (la brand&co di Lecce), attraverso la quale «si vuole dare un'informazione per quanto più possibile chiara e obiettiva in merito al progetto di rimozione del rischio idraulico che si intende realizzare, al fine di consentire ad ognuno una valutazione corretta e serena». Un documento esauriente, corredato da tavole descrittive, nei minimi particolari, e dettagliatamente illustrato.
Ma il «popolo dei contrari» non si ferma e già annuncia nuove battaglie. Il coinvolgimento sarà massiccio, con un referendum che dovrà far decidere i cittadini sull'utilità o meno del «canalone della discordia». «E' previsto dallo Statuto del Comune», commenta Aprile. «Anche se manca un Regolamento attuativo per poter istituire il referendum. Intanto lunedì 30 gennaio, su proposta del nostro gruppo di minoranza, si terrà un Consiglio comunale nel quale si discuterà proprio di questo». A quel punto «già saranno pronte ottocento firme» per scongiurare la realizzazione del «canalone della discordia». Questo progetto non s'ha da fare, sembra essere il motto. Chi vivrà vedrà. Ma anche questa probabilmente è destinata a diventare una storia infinita.
Giuseppe De Luca