Spagnolo si dimette dalla Giunta

stampa - torna - chiudi...

dalla: Gazzetta del Mezzogiorno, 10 gennaio 2002 * "Politica"

 

La crisi della maggioranza di centrodestra entra nel vivo dopo il «licenziamento» di Oronzo Sabato
Spagnolo si dimette dalla Giunta
Ora senza il Cdl la coalizione ha i «numeri contati»

Il centrodestra accusa un nuovo «colpo». E' quello definitivo che sancisce l'uscita del Cdl dalla maggioranza. Ieri sera il consigliere comunale Maurizio Spagnolo si è dimesso da assessore alle Politiche sociali. L'atto è la conseguenza del passaggio all'opposizione del Cdl, dopo la decisione del sindaco Roberto Carlà di revocare la delega di vice sindaco a Oronzo Sabato.
Nella lunga ed articolata lettera di dimissioni consegnata al primo cittadino, Spagnolo, che in più occasioni ha espresso piena solidarietà a Sabato, oltre a confermare le ragioni politiche che hanno spinto il suo partito a prendere le distanze dalla coalizione, esprime anche riflessioni personali.
«Le motivazioni della mia scelta - spiega Spagnolo - sono troppe e troppo profonde. Mi dimetto dalla carica di assessore ai Servizi sociali perché sono indignato del mancato rispetto di un'alleanza e dei principi su cui essa era stata originariamente fondata».
«Mi delude profondamente - scrive Spagnolo - il fatto che la stessa alleanza sia stata meschinamente violata per volere e arbitrio di interessi ambigui e sentimenti anomali». Questi, secondo Spagnolo, sarebbero stati «spesso covati in gran segreto» e poi emersi «col passare del tempo».
L'ex assessore, rilevando poi «l'egoismo, l'arroganza» e il mancato rispetto della sua «posizione politica», afferma che «una parola data è una promessa: se non la si mantiene, viene meno ogni credibilità e ritegno».
«La politica - precisa - per me non è un gioco e soprattutto nessuno può stabilire, sin dall'inizio, quali siano le pedine scomode e quindi da eliminare».
Spagnolo ribadisce, infine, di non aver «accettato proposte politiche insane, né compromessi».
A questo punto c'è da chiedersi quali potrebbero essere i possibili sviluppi della crisi. Bisogna dire subito che la maggioranza, senza l'appoggio dei tre consiglieri del Cdl, ha comunque i numeri (molto ristretti) per poter continuare ad amministrare. La rimanente coalizione, formata da Forza Italia, An, Ccd, Sdi e Gruppo indipendente, può ancora contare, infatti, su undici consiglieri (compreso il sindaco) contro i dieci dell'opposizione. La crisi, pertanto, si potrebbe risolvere all'interno della maggioranza, assegnando gli assessorati attualmente scoperti a consiglieri comunali sprovvisti di delega. L'altra ipotesi, forse meno probabile, è che venga ricercato il sostegno dei Popolari.

Rosario Faggiano