La crisi della
maggioranza di centrodestra entra nel vivo dopo il «licenziamento» di
Oronzo Sabato
Spagnolo si
dimette dalla Giunta
Ora senza il Cdl la coalizione ha i «numeri contati»
Il centrodestra accusa un nuovo
«colpo». E' quello definitivo che sancisce l'uscita del Cdl dalla
maggioranza. Ieri sera il consigliere comunale Maurizio Spagnolo si è
dimesso da assessore alle Politiche sociali. L'atto è la conseguenza
del passaggio all'opposizione del Cdl, dopo la decisione del sindaco
Roberto Carlà di revocare la delega di vice sindaco a Oronzo Sabato.
Nella lunga ed articolata lettera di dimissioni consegnata al primo
cittadino, Spagnolo, che in più occasioni ha espresso piena solidarietà
a Sabato, oltre a confermare le ragioni politiche che hanno spinto il
suo partito a prendere le distanze dalla coalizione, esprime anche
riflessioni personali.
«Le motivazioni della mia scelta - spiega Spagnolo - sono troppe e
troppo profonde. Mi dimetto dalla carica di assessore ai Servizi sociali
perché sono indignato del mancato rispetto di un'alleanza e dei
principi su cui essa era stata originariamente fondata».
«Mi delude profondamente - scrive Spagnolo - il fatto che la stessa
alleanza sia stata meschinamente violata per volere e arbitrio di
interessi ambigui e sentimenti anomali». Questi, secondo Spagnolo,
sarebbero stati «spesso covati in gran segreto» e poi emersi «col
passare del tempo».
L'ex assessore, rilevando poi «l'egoismo, l'arroganza» e il mancato
rispetto della sua «posizione politica», afferma che «una parola data
è una promessa: se non la si mantiene, viene meno ogni credibilità e
ritegno».
«La politica - precisa - per me non è un gioco e soprattutto nessuno
può stabilire, sin dall'inizio, quali siano le pedine scomode e quindi
da eliminare».
Spagnolo ribadisce, infine, di non aver «accettato proposte politiche
insane, né compromessi».
A questo punto c'è da chiedersi quali potrebbero essere i possibili
sviluppi della crisi. Bisogna dire subito che la maggioranza, senza
l'appoggio dei tre consiglieri del Cdl, ha comunque i numeri (molto
ristretti) per poter continuare ad amministrare. La rimanente
coalizione, formata da Forza Italia, An, Ccd, Sdi e Gruppo indipendente,
può ancora contare, infatti, su undici consiglieri (compreso il
sindaco) contro i dieci dell'opposizione. La crisi, pertanto, si
potrebbe risolvere all'interno della maggioranza, assegnando gli
assessorati attualmente scoperti a consiglieri comunali sprovvisti di
delega. L'altra ipotesi, forse meno probabile, è che venga ricercato il
sostegno dei Popolari.
Rosario
Faggiano |