Indagato il ragioniere capo del Comune
dalla Gazzetta del Mezzogiorno, del 10 maggio 2001
Un avviso di garanzia per presunte irregolarità è stato inviato martedì ad Antonio Naccarelli
L'indagine è stata avviata
dopo una segnalazione partita dallo stesso ufficio tributi
Con un artificio non avrebbe pagato le tasse sulla casa e sulla spazzatura
Avviso di garanzia all'indirizzo di un funzionario del Comune di Veglie. A
finire nel mirino della magistratura inquirente è stato il ragioniere capo
Antonio Naccarelli che avrebbe - il condizionale è d'obbligo, in attesa della
conclusione dell'inchiesta - usato un artificio per evitare di pagare le tasse
comunali quali l'Ici e lo smaltimento dei rifiuti.
La denuncia è partita dall'interno dello stesso ufficio Tributi circa due mesi fa. Un dipendente dell'ufficio, a causa dell'assenza dello stesso Naccarelli, avrebbe messo mani ai tabulati delle tasse e dopo un'attenta verifica si sarebbe accorto che alcune ricevute di pagamento altro non erano che fotomontaggi per evitare di pagare, appunto, i tributi. Peraltro, l'ammanco, per così dire, sarebbe anche emerso dal calcolo del denaro che sarebbe dovuto entrare nelle casse del Comune. Una scoperta che ha lasciato tutti di stucco sia per il ruolo che il funzionario aveva, sia per lo scandalo che ne sarebbe derivato. A questo punto l'autore della scoperta ha sporto denuncia sia al segretario generale del Comune che alla magistratura, che ha avviato l'indagine.
Il segretario, da parte sua, si è affrettato a fare un addebito formale a Naccarelli per tutelare l'Ente, ma anche per chiedere spiegazioni e capire cosa fosse successo. Il ragioniere capo in risposta agli addebiti, si sarebbe difeso sostenendo che l'errore - sempre che di errore si tratti - sarebbe stato da lui stesso orchestrato per verificare se i suoi sottoposti fossero sufficientemente attenti e sarebbero stati in grado di riscontrare l'irregolarità. Insomma, una verifica della funzionalità dell'ufficio all'insaputa di tutti.
Comunque stiano le cose, la magistratura ha aperto un'inchiesta, e dopo qualche accertamento, martedì scorso ha fatto notificare l'avviso di garanzia a Naccarelli, comunicandogli di essere indagato per i reati connessi a questa vicenda: e cioè alla falsificazione delle ricevute ed al denaro mancante nelle casse del Comune.
Da parte sua,
l'amministrazione si muove con molta cautela, anche perché nell'eventualità
che il ragioniere capo dovesse essere rinviato a giudizio, sarebbe obbligata a
costituirsi parte civile nel processo, al fine di tutelare gli interessi dello
stesso ente comunale.
informazione a cura di A. Geusa