Unione dei Comuni del Nord Salento

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 12 maggio 2002 * "Gazzetta"

 

Una decina di amministrazione comunali, venerdì a Campi, al terzo incontro promosso in collaborazione con La Gazzetta di Lecce e Radio Fax
Avanti con l'Unione, smussando le diversità
Già convocata a Veglie, per fine mese, la prossima conferenza «itinerante»

Campi SALENTINA. Ci credono tutti, nonostante le scontate difficoltà e diffidenze iniziali. L'unione dei Comuni del Nord ovest Salento, o come diversamente si vorrà chiamare, è un obiettivo non semplice ma importantissimo da conseguire. Lo hanno ribadito all'unanimità tutte le componenti istituzionali (Sindaci e assessori del Comprensorio, Presidenti dei Consorzi territoriali di sviluppo) e semplici cittadini che si sono dati appuntamento venerdì sera nell'aula consiliare del Comune di Campi salentina. 
Un incontro coordinato dai Presidenti dei Consorzi Valle della Cupa e Terra d'Arneo, Cosimo Valzano e Angelo Metrangolo, in collaborazione con la Gazzetta di Lecce e Radio Fax. Un'iniziativa, la terza dopo quelle di Trepuzzi a giugno del 2001 e nell'aprile scorso, che ormai ha definito in modo chiaro l'obiettivo di fondo: costruire le condizioni per un modello di cooperazione per lo sviluppo compatibile di un territorio che, partendo dai piccoli Comuni a ridosso del capoluogo, interessi anche le medie realtà territoriali a nord di Lecce, tanto della fascia ionica che adriatica. 
Un progetto, insomma, in grado di dare una precisa identità di sviluppo, così come si vanno realizzando ormai un po' dappertutto, mettendo a disposizione risorse umane, economiche, infrastrutturali e ponendo, in tal modo, le premesse per il rilancio economico ed occupazionale di un'area che dovrebbe comprendere più di 100mila abitanti. 
L'incontro, accompagnato da proposte tecniche ed operative dell'architetto Antonio Curto, ha impresso quella giusta accelerazione ai lavori, consentendo di uscire dalle generali e generiche dichiarazioni di intenti per approdare a più concrete soluzioni. La volontà, quindi, di dar vita ad un nuovo soggetto consortile che abbia le caratteristiche di dinamicità ma anche di flessibilità, è prevalsa su qualsiasi tipo di riserve che pure non sono mancate. Le tre ore di lavoro in quello che è stato definito, con un gioco di parole significativo, un laboratorio permanente temporaneo, sono state utilizzate anche per far emergere posizioni diverse che dovranno trovare una sintesi. Il coinvolgimento di Lecce, città capoluogo, ad esempio, richiesta da Monteroni e Arnesano, a ridosso della città, oppure l'avvio di un immediato protocollo d'intesa per costituirsi giuridicamente; oppure l'individuazione prioritaria di linee e obiettivi programmatici sui cui convergere. Dopo il saluto del sindaco di Campi Massimo Como, che ha sottolineato come da una simile intesa, progetti quali la costruzione di un centro direzionale a Campi, possono avere significativi impulsi, è toccato agli ospiti. «Bisogna trovare, prima dell'intesa formale, le linee comuni di programmazione, senza escludere la città di Lecce - ha affermato Alessandro Favale vice-sindaco di Monteroni - e a tale scopo è necessaria una commisione ristretta di lavoro». D'accordo con la proposta il primo cittadino di Arnesano Luigi Petrelli e Salvatore Spagnolo, assessore all'urbanistica di Carmiano. Tavolo operativo ristretto anche per Franco Vincenti, sindaco di Surbo, il quale ha sollecitato, assieme all'assessore Maurizio Spagnolo di Veglie, un maggiore coinvolgimento della Provincia. Per gli assessori di Squinzano Antonio Picci e di Trepuzzi Pino Perlangeli le difficoltà emerse intorno alle modalità di avviamento del processo di «unificazione» possono certamente trovare una sintesi capace di garantire flessibilità valorizzando le risorse comuni. Angelo Metrangolo, presidente del Consorzio Terra d'Arneo, ha sottolineato l'esigenza del protocollo di intesa, utile a superare la fase preliminare, le improvvisazioni e ad organizzare subito il lavoro. Indispensabile, poi, per Antonio Greco, presidente del Gal Terra d'Arneo, il partenariato con i privati mentre l'architetto Raffaele Guido ha evidenziato le già esistenti condizioni normative per il futuro soggetto consortile. Infine, l'unico sindaco donna, Anna Grande di San Donato, che si è detta favorevole al tavolo itinerante di lavoro. 
Si attende ora l'attesa per una ratifica formale del protocollo di intesa . Potrebbe aversi nella prossima conferenza prevista a Veglie per il 30 maggio prossimo. Nel frattempo un comitato ristretto preparerà in questi giorni le linee programmatiche del nuovo soggetto intercomunale. 
Mino Rollo